Vivere green

Cappotto termico, conviene metterlo dentro casa? Molti dicono di no: ecco come evitare una fregatura

Tra gli interventi per riqualificare casa da punto di vista energetico c’è il cappotto termico. Non tutti sono concordi sulla sua utilità mettendo in dubbio l’efficacia della barriera protettiva.


Cos’è il cappotto termico e migliora realmente l’isolamento della casa senza causare conseguenze pessime? Il dibattito continua e i cittadini sono sempre più perplessi sulle azioni da compiere.

Quando tra gli esperti non c’è accordo, i cittadini vanno in confusione. A chi devono credere? Da un lato c’è chi spinge verso il cappotto termico definendo questa soluzione come la più efficace per isolare le pareti di casa. Dall’altro c’è chi parla di intervento inutile e dannoso per gli ambienti e che si stacca facilmente come si può vedere in molti video postati sui social. Il distacco del cappotto termico è una questione semplice da chiarire secondo alcuni esperti.

Possono intervenire diversi fattori ma quello determinante è la scorretta posa dei materiali isolanti nonché degli elementi di fissaggio alla parete. Occorre rivolgersi ad una ditta seria e competente quando si tratta di interventi sull’abitazione così importanti. Anche la manutenzione è fondamentale per permettere al cappotto di durare più al lungo essendo sottoposto alle intemperie. E se si facesse un cappotto interno?

Cos’è il cappotto termico interno e come realizzarlo

Per migliorare il microclima in casa sia in inverno che in estate e riqualificare l’abitazione dal punto di vista energetico – come prevede la Direttiva Case Green dell’Unione Europea – è possibile eseguire la posa di un cappotto termico interno. Lo scopo del cappotto è fungere da barriera protettiva isolando le mura dell’immobile. Inoltre aumenta la salubrità della casa e il risparmio energetico.

cappotto termico vantaggi
Perché scegliere il cappotto termico interno (Biopianeta.it)

Il cappotto termico interno prevede l’applicazione di pannelli isolanti sulle pareti interne e sul soffitto di casa. I materiali termoisolanti utilizzati sono la lana di vetro, la lana di roccia, il sughero, il polistirolo, il vetro cellulare o il poliuretano espanso. Isola sia dal freddo/caldo che dai rumori esterni. Rispetto al cappotto termico esterno costa meno, non prevede il montaggio di impalcature né la richiesta di permessi ma ha lo svantaggio di ridurre gli spazi interni della casa e di dare minori garanzie a lungo termine.

Per trarre il massimo da un cappotto termico interno occorrerà scegliere i materiali migliori in base all’ambiente in cui si vive (ad esempio lana di roccia se c’è molta umidità). Le tipologie di cappotto in vendita sono numerose e variano anche per costo e metodo di realizzazione. Ognuno troverà la soluzione più consona alle proprie esigenze.

Valentina Trogu

Web Content Writer, scrittrice e mediatrice familiare. Laureata in Sociologia - Analisi delle Politiche Sociali. Dal 2017 redigo contenuti per il web trattando temi di economia, finanza, attualità, salute.
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