Moda Sostenibile

Come rendere la moda più sostenibile: 6 innovazioni all’avanguardia che potrebbero cambiare tutto

Sono state presentate sei idee geniali per rivoluzionare il settore della moda: si tratta di innovazioni nate per la sostenibilità.


La moda è uno dei settori più amati al mondo, infatti i marchi più pregiati fatturano miliardi di dollari all’anno. In modo particolare, la multinazionale francese LVMH è l’azienda di moda più ricca del pianeta: riesce infatti a fatturare oltre 57 miliardi di dollari. Qual è allora l’origine delle famose case di moda? Secondo gli storici, tutto nacque nell’800 grazie all’invenzione delle macchine da cucire e dei telai meccanici.

La città simbolo della moda è senza dubbio Parigi, poiché nella capitale francese nacquero i primi modelli per la commercializzazione di massa. Nel 1860 arrivò per la prima volta l’alta moda, costituita da vestiti estremamente lussuosi. Nell’epoca moderna, invece, l’obiettivo principale è rendere la moda un settore altamente sostenibile.

Moda sostenibile, le innovazioni che potranno cambiare tutto

Finalmente, anche il settore della moda si sta indirizzando verso la sostenibilità. Non a caso le migliori aziende tessili stanno acquistando numerosi apparecchi tecnologici e poco inquinanti, come ad esempio le stampanti 3D o i sistemi che catturano l’anidride carbonica.

L’industria della moda genera inoltre enormi quantità di rifiuti, che molto spesso non vengono riciclati. Va inoltre ricordato che questo meraviglioso settore ha iniziato il processo di transizione, verso un mondo più sostenibile e pulito, solo negli ultimi anni. Ciò significa che c’è ancora tanto lavoro da fare. Tuttavia, le ong credono che questa lenta transizione sia solo una scusa per distogliere gli occhi del mondo dal reale problema.

arriva la moda più sostenibile
Moda sostenibile, le innovazione che cambiano tutto – biopianeta.it

Secondo loro, le grandi aziende dovrebbero riciclare maggiormente i vestiti e i vari tessuti, anziché creare ogni volta degli abiti completamente nuovi. Fortunatamente, le politiche dei governi sul cambiamento climatico stanno iniziando ad influenzare le case di moda, le quali avvertono sempre di più la pressione. In modo particolare, la maggior parte dei paesi mondiali vuole che le multinazionali adottino un’economia circolare e sostenibile. In altre parole, per contribuire alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico le aziende di moda devono riciclare di più. Per riuscirci sono state create pertanto delle tecnologie molto più sostenibili, alcune delle quali sono le seguenti:

  • Il separatore di fibre: un’azienda americana ha infatti inventato una macchina capace di separare il policotone, attraverso una soluzione chimica. Più specificatamente, adotta un processo idrotermico per sciogliere il poliestere e per separarlo dal cotone. I vestiti sono inoltre costituiti da tantissimi materiali difficilmente riciclabili, perciò il separatore di fibre potrebbe aiutare ad estrarli.
  • Raccogliere e smistare: un altro problema è rappresentato dallo smistamento dei vecchi vestiti, i quali devono rimanere costantemente puliti e separati dai rifiuti. Per questo motivo è stato ideato un sistema che snellisce il processo, mediante dei bidoni appositi per la raccolta differenziata direttamente nei negozi.
  • Il riciclaggio: alcuni inventori hanno creato una macchina capace di riciclare il cotone senza danneggiarlo, affinché le azienda possano sfruttarlo nuovamente.
  • Macchina in 3D: la Unspun ha creato la prima macchina 3D per la tessitura di jeans. Riesce infatti a tessere un paio di jeans in soli 10 minuti e a far risparmiare tempo e materiali.
  • Preparazione dei vestiti: i capi d’abbigliamento devono ovviamente essere preparati prima di affrontare il riciclo, perciò è stata inventata una macchina che separa i materiali da riciclare. In altre parole, toglie le suole, i bottoni, le cerniere ecc.
  • Catturare l’anidride carbonica: la Rubi Labs ha inventato un innovativo sistema per catturare la dannosa anidride carbonica, che quotidianamente viene prodotta dalle fabbriche.
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