Ambiente

Questi animali potrebbero vivere su Marte: la scoperta ne dà certezza

Da anni gli scienziati si chiedono se si possa vivere su Marte. Una nuova scoperta dimostra che alcuni animali potrebbero farlo.


La possibilità della vita su Marte è una domanda che ha intrigato gli scienziati per molti anni. Finora, non ci sono prove concrete della presenza di vita su Marte. Tuttavia, ci sono alcune ragioni per cui i ricercatori ritengono che potrebbe esserci una possibilità di vita. Come esempio l’acqua che vi è stata ritrovata sotto forma di ghiaccio.

Le condizioni sulla superficie di Marte sono estremamente ostili, con radiazioni intense, temperature estremamente basse e un’atmosfera sottile che non fornisce una protezione significativa. La ricerca continua e le future missioni su Marte contribuiranno a fornire ulteriori informazioni sulla possibilità di vita sul pianeta rosso. Intanto però, qui sulla Terra si è giunti ad una scoperta a dir poco sbalorditiva. Pare che alcuni animali potrebbero sopravvivere in condizioni simili a quelle di Marte. Ma vediamo nello specifico di quali animali si tratta.

Quali animali potrebbero vivere su Marte?

Sembra che gli scienziati abbiano ritrovato dei topi mummificati su un altipiano desertico in Sudamerica. Qui gli animali avrebbero vissuto in un ambiente paragonabile al pianeta rosso. Infatti pare che le condizioni in cui vivevano questi roditori erano così estreme da essere paragonate a quelle che si verificano su Marte.

le condizioni dell'altopiano sono simili a quelle di Marte
Sembra che i topi ritrovati dalla ricerca potrebbero sopravvivere alle condizioni atmosferiche di Marte (biopianeta.it)

La Puna de Atacama è un altopiano desertico situato a un’altitudine di 4.500 metri sul livello del mare tra Argentina e Cile. In generale, questa regione presenta una percentuale di umidità molto bassa, scarsità d’acqua e bassi livelli di ossigeno. Durante l’estate, le temperature possono raggiungere i 45 gradi centigradi, mentre in inverno scendono a 10 gradi centigradi. La fauna in quest’area è molto scarsa e fino a poco tempo fa si credeva che i mammiferi non potessero abitare sulle cime dei vulcani.

La scoperta del biologo Jay Stors dell’Università del Nebraska ha attirato l’attenzione della comunità scientifica mondiale. Con il suo team, il ricercatore ha trovato carcasse di topi perfettamente conservate sulla cima del vulcano Salin, nella Puna de Atacama. Dopo aver scoperto il primo cadavere gli scienziati hanno cercato nell’area circostante, trovando altre mummie di roditori. Con la prima ispezione ne hanno identificate 7. Successivamente, il team ha esplorato altre cime, trovando alla fine 13 mammiferi mummificati in 21 vulcani.

Cosa ha rivelato la scoperta

Le mummie di topo sono state trasportate in laboratorio per ulteriori ricerche. La datazione ha rivelato che i roditori mummificati avevano un’età compresa tra 20 e 350 anni. L’analisi genetica ha confermato che si trattava di topi dalle orecchie a foglia una specie che normalmente si trova a quote più basse della Puna de Atacama. Questa scoperta ha cambiato la percezione dei biologi sugli ambienti inospitali e ostili per la vita dei mammiferi. Sembra che non ci siano prove che i roditori siano stati portati di proposito in cima ai vulcani. Quindi gli scienziati stanno verificando se gli esemplari hanno sviluppato caratteristiche fisiologiche che hanno permesso loro di sopravvivere in condizioni estreme.

Marte è un pianeta caratterizzato da condizioni estreme. La temperatura media sul pianeta rosso è di -63 Gradi centigradi, ma può variare da -140 gradi a 30 gradi. Inoltre, su Marte non c’è ossigeno. L’atmosfera è molto rarefatta ed è costituita principalmente di anidride carbonica, un gas tossico per l’uomo. La ricerca di tracce di vita su Marte si concentra sulle aree desertiche dove si pensa siano esistiti laghi e fiumi in passato. In questo senso, il territorio di Atacama è considerato ideale per l’addestramento dei rover e lo sviluppo di algoritmi che aiutino nella ricerca. Infatti il suo suolo arido presenta condizioni simili a quelle del pianeta vicino.

Che sia questo un grande passo avanti è sicuramente

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