Salute e benessere

Prodotti ecologici tossici: è allarme dopo il nuovo studio

Lo sapevi che alcuni prodotti che si dicono “ecologici” invece potrebbero essere tossici? Lo dice un nuovo studio che allarma i consumatori.

Si fa presto a dire green. Non tutto quello che si presenta come “verde” e “eco-friendly” è necessariamente un toccasana per la salute, anzi.

Insomma, non bastano le etichette che, di per sé sole, assegnerebbero patenti di assoluta positività. Alcuni prodotti di salutare possono avere soltanto il nome.

Prodotti ecologici tossici, se li conosci li eviti

È quanto prova uno studio belga che ha allarmato parecchio i consumatori. Ne ha dato notizia il giornalista Nicola Porro sul suo blog. Cerchiamo di scoprire di cosa si tratta e quali sono questi prodotti ecologici rivelatisi poi tossici.

A quanto pare ci sono dei prodotti insospettabili con etichetta rigorosamente green che però fanno molto male alla salute. Lo ha mostrato un nuovo studio belga intitolato Assessment of poly- and perfluoroalkyl substances (PFAS) in commercially available drinking straws using targeted and suspect screening approaches. È apparso di recente sul numero 40 della rivista Food Additives & Contaminants: Part A.

cannucce mirino
Alcune tipi di cannucce sono finiti nel mirino dei ricercartori – biopianeta.it

I prodotti “incriminati” sono le cannucce “ecologiche che secondo i ricercatori al loro interno potrebbero contenere i famigerati PFAS, le sostanze polifluoroalchiliche e perfluoroalchiliche potenzialmente tossiche e dunque nocive per la salute.

Gli scienziati hanno individuato un gruppo che comprende più di 400 sostanze chimiche sintetiche usate in un’ampia serie di prodotti per via delle loro proprietà idrorepellenti e liporepellenti. Sono particolarmente diffuse, ad esempio, negli imballaggi per i fast-food.

Oltre ai danni per l’uomo e per gli animali, queste sostanza rischiano anche di causare problemi all’ambiente restando in circolo anche per un tempo lunghissimo (si parla addirittura di migliaia di anni). Così i consumatori potrebbero essere esposti ai PFAS in due modi: in via diretta, usando le cannucce tossiche per bere le bevande, e in via indiretta attraverso suolo, acqua, piante e altri prodotti contaminati a causa del riciclo con materiali tossici.

I danni maggiori riguarderebbero soprattutto le donne in stato di gravidanza che potrebbero, dice lo studio, «sperimentare una ridotta fertilità e una pressione sanguigna aumentata». Senza contare, aggiungono i ricercatori, che anche i «loro figli potrebbero affrontare effetti sullo sviluppo come basso peso alla nascita, pubertà precoce e persino un aumento del rischio di alcuni tumori».

Alcuni PFAS, come ha mostrato una ricerca olandese risalente al 2020, possono aggravare l’entità delle infezioni da Covid. Un effetto maligno che va ad aggiungersi ad altri, come la riduzione della capacità riproduttiva e un aumento del pericolo di ammalarsi di tumore.

Emiliano Fumaneri

Veronese di nascita, ho vissuto molti anni in Trentino-Alto Adige (Merano, Trento, Rovereto). Vivere in una regione di confine così ricca di storia e di strazi ha suscitato in me la passione per le lingue straniere e la curiosità per culture e costumi differenti. Da sempre attento alle sorti della nostra casa comune, mi interesso a tutto ciò che riguarda l'ambiente.
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