Vivere green

Nuova agevolazione impianti fotovoltaici: finalmente si può davvero dire addio alla bolletta senza spendere niente

La transizione green non deve fermarsi e il Governo sta cercando di abbattere la difficoltà economica degli italiani.

Passare al fotovoltaico non è un investimento che tutti possono permettersi. Eppure è l’unico modo al momento di ottenere un duplice beneficio: risparmiare in bolletta e salvare l’Ambiente. Ecco perché il Governo ha ideato un incentivo, e non stiamo parlando del classico bonus, che magari si traduce in uno sconto sull’IRPEF.

Parliamo di un progetto, il “reddito energetico” che è stato ideato per aiutare tutte quelle famiglie che non possono permettersi una spesa importante come quella dell’acquisto di un impianto fotovoltaico. Lo scorso agosto un decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e lì vi sono tutte le modalità, finalità e istruzioni utili all’accesso al benefit in questione.

Cos’è il reddito energetico e perché permetterà a tutti di installare impianti fotovoltaici

È stato istituito un fondo nazionale reddito energetico con un plafond di 200 milioni di euro, che potrà essere speso tra il 2024 e il 2025.

Le persone che rispondono a determinati requisiti, che vedremo poco più avanti, potranno ottenere un “voucher” per acquistare e pagare le spese dell’installazione di un impianto fotovoltaico. L’agevolazione sarà riconosciuta sotto forma di contributo in conto capitale.

soldi per reddito energetico
In arrivo per i prossimi anni tanti soldi per mettere il fotovoltaico – Biopianeta.it
Possono richiedere l’agevolazione tutte quelle famiglie in disagio economico, che hanno un ISEE inferiore a 15 mila euro, oppure 30 mila euro se con almeno 4 figli a carico. Esistono dei paletti e regole da rispettare, perché si possono effettuare determinati lavori. In pratica i richiedenti dovranno installare impianti fotovoltaici per l’autoconsumo, e connessi alle utenze elettriche già in essere.
Il richiedente dovrà essere il soggetto che ha il contratto di fornitura elettrica. Gli interventi devono garantire che una quota dell’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico, definita nell’ambito del regolamento del Fondo, sia autoconsumata e comprendere altresì ulteriori servizi, per una durata non inferiore a dieci anni:
  • polizza multi-rischi,
  • servizio di manutenzione,
  • servizio di monitoraggio delle performance dell’impianto.
I lavori approvati dovranno essere eseguiti da imprese convenzionate che sono specificate nel decreto. Le domande andranno presentate tramite la piattaforma GSE, in modalità esclusivamente telematica.
Resta da comprendere come possa un cittadino riuscire a districarsi tra le procedure un po’ ingarbugliate, perché non tutti sanno come interfacciarsi con i siti della Regione di appartenenza o con quello del GSE. La speranza è che insieme ai fondi stanziati per il reddito energetico i soggetti erogatori diano sufficienti informazioni ai cittadini.
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