Marmellate fatte in casa, è questo l’elemento che la rende sicura: la risposta dell’esperto chiarisce una volta per tutte
Le marmellate fatte in casa sono sicuramente più sane di quelle industriali ma dietro l’angolo c’è il pericolo botulino, che è mortale.
Riuscire a preparare delle conserve è molto soddisfacente e permette di fare scorta di alimenti anche per l’inverno. Non si tratta però di una pratica esente da rischi, e dobbiamo saper effettuare le procedure correttamente.
Molte persone si limitano a cuocere la frutta con un po’ di zucchero, pensando di ottenere una marmellata conservabile sottovuoto. Altri addirittura non aggiungono zucchero perché ritengono che così la marmellata sia meno calorica. Ciò è vero, ma in questo caso aumenta il rischio botulino e muffe.
Se vogliamo preparare una marmellata nel modo corretto si devono seguire i consigli divulgati nei siti ufficiali, come l’ISS, il Ministero della Salute e così via, perché nel caso delle conserve non siamo di fronte a una “semplice” ricetta, che può essere interpretata i vari modi.
Come preparare le marmellate fatte in casa in tutta sicurezza, le istruzioni divulgate da “fondazione veronesi”
Abbiamo detto che lo zucchero, volente o nolente, deve far parte della marmellata poiché è un conservante naturale.
C’è poi la questione della sterilizzazione del barattolo, che a livello casalingo non può avvenire in modo efficace al 100%, nemmeno se si fa bollire il barattolo e il tappo. Inoltre gli shock termici derivanti dalla bollitura possono incrinare il vetro e dunque presentare ulteriori rischi per la salute.
Le linee guida divulgate dal sito fondazioneveronesi.it sono le seguenti:
- lavare accuratamente i barattoli e sostituire i tappi a ogni preparazione;
- se si effettua il riempimento dei barattoli a caldo, vanno poi immersi in acqua calda, 50-60 gradi sono sufficienti;
La chiusura sottovuoto permetterebbe a eventuali spore di botulino di svilupparsi proprio perché non essendoci l’ossigeno il microrganismo trova le condizioni ottimali di crescita.