Nuova paura per l’Italia, arriva l’invasione della Vespa Velutina. Gli esperti ci spiegano il perché sia così temuta
Quest’anno più che mai, in Italia sono stati registrati degli aumenti di invasione di specie animale da altre regioni del mondo. La Vespa Velutina, conosciuta anche come vespa di Cornovaglia o calabrone dalle zampe gialle, sta facendo la sua comparsa in modo preoccupante nella penisola italiana, sollevando legittimi timori. Ma perché questa invasione è così preoccupante?
La Vespa Velutina è stata accidentalmente introdotta nel Sud della Francia all’inizio degli anni 2000 e ha rapidamente esteso il suo territorio a altri paesi europei, tra cui Spagna, Portogallo e Belgio. Negli ultimi anni, si sono verificati numerosi avvistamenti anche in Italia, spesso scambiati per Vespa orientalis o Vespa mandarinia. Tra le caratteristiche distintive di questa specie troviamo la sua colorazione nera con una larga banda arancione sull’addome terminale e una stretta linea gialla sul primo segmento addominale. Le zampe nere con la parte terminale gialla e il viso che appare giallo o aranciato frontalmente e nero dall’alto la rendono facilmente riconoscibile.
Invasione della Vespa Velutina, allarme in Italia: il motivo
L’incalzante aumento della presenza della Vespa Velutina in Italia sta facendo preoccupare gli esperti. Il motivo va oltre quella che può essere la semplice puntura. Sebbene le sue punture non rappresentino una minaccia letale per gli esseri umani, possono avere conseguenze fatali per coloro che sono allergici, scatenando gravi reazioni e shock anafilattico. Fortunatamente questi insetti non pungono a meno che si sentano minacciati o attaccati.
Ma perché questa specie desta tanta preoccupazione? Questa particolare specie di insetto è una predatrice di api, mettendo a repentaglio la specie. Le api italiane, a differenza di quelle del Sud Est asiatico, non hanno sviluppato meccanismi di difesa contro questo nuovo predatore. La presenza della Vespa Velutina in Italia dal 2012 crea una serie difficoltà per l’apicoltura e la sopravvivenza delle piante che dipendono dall’impollinazione delle api.
Per affrontare questa minaccia, i sistemi di allerta delle varie regioni sono stati messi in atto con successo. E’ di fondamentale importanza che i cittadini segnalino qualsiasi possibile avvistamento alle autorità al fine di censire questa specie. Il timore dichiarato dall’OADF è quello che la nuova predatrice possa migrare verso le zone del Sud e abbattere completamente le api, essenziali per la produzione di miele, cera e dell’impollinazione di determinate specie vegetali.
