Ambiente

Oltre 200 gatti scaricati come spazzatura e lasciati morire: l’assurda strage sconvolge il mondo intero

Un incredibile massacro di gatti “scartati” come immondizia lascia tutti esterrefatti. Ecco dove è avvenuta la strage.


Le autorità si sono attivate per scoprire i responsabili. Cosa si sa al momento, tra dati certi e supposizioni. Gatti come spazzatura. Oltre 200 corpi di gatti sono stati trovati nel deserto arabo di al Falah che circonda Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti. In gran parte i felini erano morti, ma tanti altri sono stati ritrovati agonizzanti.

Secondo i volontari delle squadre di soccorso intervenute dopo aver ricevuto l’allarme, il fatto si spiegherebbe con una simultanea – e ancora inspiegabile al momento – ondata di abbandoni da parte della cittadinanza locale. “Li hanno scaricati come fossero dei rifiuti”, hanno dichiarato i volontari.

Le autorità hanno fatto partire un’indagine ma ancora non si sa chi siano i responsabili di questa incresciosa vicenda. Di certo ci sono le prove documentali: le foto e i video pubblicati sui social network dai volontari, rimasti sbigottiti davanti a una simile crudeltà.

Strage dei gatti, la denuncia delle organizzazioni di protezione degli animali

Nel deserto di al Falah le temperature hanno toccato anche i 50 gradi nei giorni scorsi e non hanno dato scampo agli sventurati felini abbandonati a centinaia. Una situazione denunciata anche dall’Oipa mondiale (Organizzazione internazionale per la protezione degli animali) che ha parlato di una “sofferenza inimmaginabile e inaccettabile”.

Gli animalisti insorgono per la strage dei gatti
La denuncia della strage da parte dell’Oipa (Screenshot Instagram @oipainternational) – Biopianeta.it

È partita anche l’indagine del Dipartimento dei comuni e dei trasporti (Dmt) che ha fatto sapere di essere intenzionato a prendere “tutte le misure amministrative e legali disponibili”. Un portavoce ha reso noto che sono state adottate “tutte le misure necessarie per identificare i colpevoli e capire come e perché si siano verificati gli abbandoni in massa”.

Nel frattempo la macchina dei soccorsi non si arresta. Centinaia di persone sono state coinvolte dai volontari nel tentativo di salvare i gatti superstiti. Come è facile immaginare la gran parte dei felini soccorsi versa in gravi condizioni per via della denutrizione e della disidratazione patite nel deserto. Dal sovrano di Dubai, Sheikh Mohammed bin Rashid, è arrivato un ringraziamento ai volontari impegnati nelle delicate operazioni di salvataggio e recupero.

Peraltro non è la prima volta che avviene un massacro simile. Tre anni fa, ricorda Italia Oggi, era scattata una stretta contro i randagi. Portata avanti con metodi ben poco ortodossi. Stando a una ricostruzione apparsa su Al Arabiya e circolata nelle ultime ore, ad abbandonare in massa i gatti potrebbero essere state organizzazioni e associazioni che si occupano di recuperare per strada randagi e animali abbandonati. Si tratta però di semplici ipotesi senza alcuna prova concreta o conferme ufficiali.

Emiliano Fumaneri

Veronese di nascita, ho vissuto molti anni in Trentino-Alto Adige (Merano, Trento, Rovereto). Vivere in una regione di confine così ricca di storia e di strazi ha suscitato in me la passione per le lingue straniere e la curiosità per culture e costumi differenti. Da sempre attento alle sorti della nostra casa comune, mi interesso a tutto ciò che riguarda l'ambiente.
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