Curiosità

Non bastava il granchio blu, scatta l’allarme nei mari italiani: una nuova specie aliena è arrivata dai mari tropicali

Granchio blu? È già storia vecchia. Adesso scatta l’allarme nei mari italiani per via di una nuova specie proveniente dai mari tropicali

Non c’è pace per i nostri mari. L’estate 2023 è stata caratterizzata (oltre che dal forte caldo) anche da “nuovi arrivi” di specie totalmente assenti nel nostro territorio fino a qualche anno fa. Si tratta di eventi strettamente correlati ai cambiamenti climatici e che rappresentano un enorme problema per le specie che erano già presenti. Ma ora dopo il granchio blu arriva un nuovo pericoloso allarme che riguarda i mari italiani. È stata infatti avvistata una nuova specie proveniente dai mari tropicali.

Scatta l’allarme nei mari italiani: avvistata una nuova specie

Non solo granchio blu. Dopo un allarme durato tutta l’estate per via del nuovo crostaceo, è stata avvistata una nuova specie aliena nei nostri mari. Proviene dalle acque subtropicali dell’Oceano Pacifico e Indiano e il suo primo avvistamento è avvenuto nell’Adriatico, sulle coste di Senigallia. Stiamo parlando del granchio crocifisso Charybdis feriata. Il suo primo avvistamento nel Mar Mediterraneo è avvenuto nel 2004 sulle coste di Barcellona, mentre in Italia il suo avvistamento risale a 2015, a Livorno.

Oltre al granchio blu c'è un'altra specie
Ecco che cosa dicono gli esperti sul granchio crocifisso – Biopianeta.it

Secondo il team di ricerca dell’Istituto per le risorse biologiche e biotecnologiche marine del Consiglio nazionale delle ricerche di Ancona, il ritrovamento si aggiunge ad un lista già lunga di “nuove introduzioni nei nostri mari”. Il granchio crocifisso rappresenta il terzo esemplare “alieno” avvistato nelle coste dell’Adriatico. Per i ricercatori il suo arrivo è dovuto soprattutto al diffuso trasporto navale, che potrebbe aver “caricato” casualmente questa specie, trasportandola in tutto il mondo. Si tratta di un predatore di grosse dimensioni ed è caratterizzato da un color crema e da linee al centro che ricordano una croce (ecco il motivo del suo nome).

Particolarmente diffuso nella sua “terra” d’origine, l’Oceano Indiano e Pacifico, nei secoli è riuscito a raggiungere anche il Mar Rosso, il Golfo Persico e l’Africa orientale. Ma è presenta anche in Indonesia e in Giappone. In molte regioni il granchio crocifisso viene catturato e rappresenta un ingrediente fondamentale per l’alimentazione. A catturare questo esemplare in Italia è stato un pescatore che stava lavorando al largo di Senigallia. L’uomo ha poi consegnato l’esemplare al laboratorio del Cnr-Irbim di Ancona, dove è stato poi identificato. In questo momento gli scienziati sono d’accordo nel dire che non rappresenta un rischio per l’Adriatico, tuttavia l’aumento crescente delle temperature potrebbe trasformarla in una specie invasiva.

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