Curiosità

Cambiare il destino di Charlotte: il coraggioso viaggio di un cane paralizzato, guidato dal gatto Olaf!

Un cucciolo di gatto, di nome Olaf, decide di cambiare il destino di un cagnolino paralizzato dalle zampe in giù: un esempio di vita

Chi dice che cane e gatto non possano andare d’accordo? E’ il caso di Olaf e Charlotte, due cuccioli adottati dalla stessa padrona che hanno rapidamente fatto amicizia. Charlotte è una cagnolina paralizzata, a causa di una brutta malattia, e costretta a stare dentro casa nella sua cuccia, mentre tutti gli altri cagnolini giocano fuori e corrono. Proprio a causa della sua condizione, ha bisogno di moltissime cure.

Un’altra cosa di cui però ha bisogno per ritornare a crederci è sicuramente il supporto morale di un suo simile. A questo punto, entra in scena un cucciolo di gatto, di nome Olaf che decide di giocare e prendersi cura a sua volta di Charlotte, evidentemente demoralizzata dalla situazione.

La storia commovente di Olaf e Charlotte: la cagnolina paralizzata

La storia di Charlotte comincia da quando la cagnolina era ancora cucciola. A causa di una malattia infettiva molto grave, il cimurro, rimane paralizzata dalle zampe in giù, non riuscendo mai più a correre, né tantomeno a camminare. Questo non ha fatto cambiare idea alla proprietaria che, con grande umanità, ha deciso di fornirle ogni cura possibile. Le dava da mangiare più volte al giorno, la portava a fisioterapia, idroterapia, insomma ha fatto tutto il possibile per migliorarne le condizioni.

Cane e gatto: un'amicizia senza tempo
Olaf e Charlotte: un esempio di vita (Biopianeta.it)

Il cimurro è una malattia infettiva che colpisce i cani e che può portare alla paralisi dei loro arti inferiori. Questa infezione è causata da un virus molto contagioso che si trasmette attraverso il contatto diretto con il muco o la saliva di altri animali già attaccati dal virus.

I segni del cimurro possono variare da un cane all’altro, ma spesso la malattia si manifesta con febbre, naso che cola, letargia e mancanza di appetito. Con il tempo il virus inizia a colpire il sistema nervoso dell’animale portando a sintomi più gravi come convulsioni, tremori, paralisi delle zampe posteriori e persino della mandibola.

Purtroppo, non c’è ancora una cura definitiva e il trattamento si concentra sulla gestione dei sintomi. La mortalità della malattia è molto alta e la prevenzione tramite la vaccinazione è fondamentale per evitare la diffusione del virus.

Il cane era ovviamente demoralizzato, costretto nella sua cuccia all’immobilità. Fino a quando in casa non è entrato un nuovo amico: Olaf, un cucciolo di gatto bianco come la neve. I due hanno iniziato subito ad andare d’accordo, anzi molto di più. Il gatto cercava di tirarle su il morale, si alzava sulle zampe per reggere il cane quando le mancava l’equilibrio ed è stato di fondamentale supporto morale, tanto che i due hanno sviluppato una serie di esercizi mattutini finalizzati al recupero della mobilità per Charlotte.

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