Inquinamento

Acqua potabile contaminata, scatta l’allarme: la lista dei comuni interessati

Nuovamente allarme acqua contaminata in Italia! Attenzione se abitate in questi comuni conviene fare molta attenzione all’acqua che bevete.


Greenpeace lancia di nuovo un allarme per l’acqua contaminata. La situazione è già molto grave riguardo questo problema, si cerca in tutti i modi di incentivare il consumo dal rubinetto per evitare di immettere nell’ambiente tonnellate di plastica e nello stesso tempo ci ritroviamo spesso ad essere attenzionati sulla possibile contaminazione dell’acqua. Molte delle sostanze che l’industria immette nell’ambiente hanno un impatto negativo, prima o poi le falde acquifere possono essere contaminate a discapito della popolazione.

Non è la prima volta che viene lanciato questo allarme per l’alta quantità di PFAS contenuta nelle acque: PFAS è una sigla che indica sostanze perfluoroalchiliche prodotte dalle industrie e trovate, nei campioni di acqua analizzati da laboratori indipendenti, in quantità eccessive; siamo già a conoscenza dei disturbi che queste sostanze provocano al nostro organismo, ma si continua a non prendere provvedimenti per eliminarle dalla produzione. È senza meno anomalo il fatto che l’allarme venga dato da Greenpeace e non dagli organi governativi  competenti che dovrebbero tutelare la salute di cittadini! Meno male che ci sono gli ambientalisti!

Ecco dove è stata analizzata l’acqua e quali i comuni sono interessati.

Sono stati prelevati 31 campioni di acqua in vari comuni lombardi, principalmente da fontane pubbliche vicino a parchi o scuole; nell’analisi fatta da laboratori indipendenti, è stata rilevata la presenza massiccia di PFAS in 11 campioni.

Acqua contaminata in Italia-PFAS oltre i limiti
In certe zone d’Italia scoperta acqua contaminata-sostanze nocive oltre il limite-biopianeta.it

Le province interessate sono: Bergamo, Brescia, Varese, Lodi Como e Milano, i campioni di acqua hanno superato il limite oltre il quale i PFAS diventano pericolosi per la salute, come stabilito da una direttiva europea. In particolare in 4 casi si è superato i 100 nanogrammi per litro che è ben oltre il limite imposto dalla legge: Crespiatica, Corte Palasio, Caravaggio e Mozzanica.

Greenpeace ha già inoltrato gli esposti alle Procure di riferimento, chiedendo di individuare celermente le fonti inquinanti e prendere i provvedimenti necessari affinché i cittadini non vengano esposti a rischi per la salute. L’associazione ambientalista aveva già inoltrato alle autorità competenti a maggio, i risultati di analisi delle acque effettuate dai laboratori indipendenti in Lombardia e lo scenario che ne veniva fuori era già abbastanza preoccupante.

Ma evidentemente non è bastato per intervenire e come la solito in Italia si deve passare dalla Procura per avere risultati più celeri. La salute di tutti noi è in pericolo e la Costituzione Italiana, ci dice che la tutela della salute è un diritto di ogni cittadino, meno male che c’è Greenpeace!

Ecco l’elenco degli altri comuni interessati:

  • Pontirolo Nuovo (Bergamo)
  • Mariano Comense (Como)
  • Capriolo (Brescia)
  • Somma Lombardo (Varese)
  • Via Civitavecchia (Milano)
  • Via Cusago (Milano)
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