Rivoluzione nel campo del fotovoltaico: arrivano i panneli che funzionano anche al buio
Gli scienziati hanno stanno mettendo in atto una rivoluzione nel campo del fotovoltaico: ora potranno produrre elettricità anche al buio.
Le energie rinnovabili sono, senza dubbio, il futuro. Di fronte al cambiamento climatico sembrano essere la soluzione e il loro impiego cresce di anno in anno. Tra tutte le cosiddette energie “rinnovabili”, l’energia solare è necessariamente in prima linea. Alla stregua dell’idraulica o anche dell’eolico, è una fonte di energia inesauribile (il Sole) e la produzione di pannelli per catturare la potenza dei raggi solari è quindi un settore sempre in crescita.
Sono ormai diversi anni che i pannelli fotovoltaici sono entrati nella nostra vita quotidiana. Li vediamo quasi ovunque sui tetti delle case, sulle pensiline degli autobus, sulle batterie portatili e persino sulla Stazione Spaziale Internazionale. Ma come ogni cosa, i pannelli solari hanno i loro limiti: l’oscurità. È questo aspetto che ha interessato i ricercatori dell’Università della California.
Questi ultimi hanno spiegato sulla rivista ACS Photonics come sono riusciti a sfruttare l’oscurità per generare energia. Sono riusciti a sviluppare una tecnologia che hanno chiamato “pannello antisolare”. Scopriamo come funziona.
Rivoluzione nel campo del fotovoltaico: pannelli che producono energia con il buio
Il pannello antisolare funziona in modo diverso dai tradizionali pannelli solari. Il concetto dei pannelli solari si basa sulla cattura dei raggi del sole per convertirli in energia termica o elettrica. In un certo senso, questi pannelli catturano l’energia del sole sulla Terra.
Nel processo inverso, i pannelli solari catturano l’energia che viaggia dalla Terra allo spazio. Al buio fa più freddo, ma l’assenza di calore non significa assenza di energia. Il freddo è in qualche modo un’altra forma di energia irradiata dalla superficie terrestre. E quindi perso.
La tecnologia sviluppata dagli scienziati dell’Università della California permette di catturare questo calore che fuoriesce dalla Terra per trasformarlo in energia. “Per produrre energia elettrica dopo il tramonto, consideriamo un concetto fotovoltaico alternativo che utilizza la terra come fonte di calore e il cielo notturno come dissipatore di calore, ottenendo una “cella fotovoltaica notturna” che utilizza il fotovoltaico termo radiante e concetti del campo in evoluzione del raffreddamento radiativo”, hanno spiegato gli scienziati.
Se questa forma di tecnologia può effettivamente rappresentare una soluzione interessante per generare energia verde, essa rimane ancora piuttosto limitata. Infatti, la quantità di energia che un sistema del genere può produrre è molto inferiore a quella dei tradizionali pannelli solari.
Si tratta solo del 25%, ma si tratta sì di energia verde e “gratuita” che potrebbe ancora costituire una vera fonte di energia se la superficie di raccolta fosse sufficientemente ampia. Resta da vedere se questa tecnologia si svilupperà al di fuori dei laboratori.