Quest’oggetto recuperato nell’Oceano sta lasciando i ricercatori perplessi: il motivo
Recentemente è stato recuperato un oggetto misterioso nelle profondità dell’oceano: i ricercatori sono rimasti tutti senza parole.
Le profondità degli oceani e dei mari conservano anche numerosi relitti e navi antichissime, come ad esempio le bellissime navi dell’antica Roma. Ultimamente è stato rinvenuto un nuovo relitto ad una profondità di circa 98 metri nel mare delle Egadi. Per la precisione, si tratta di una nave risalente al IV-V secolo d.C., caratterizzata da un carico di anfore conservatosi perfettamente nonostante i vari secoli passati nelle profondità del mare.
Inoltre, la grande scoperta è stata resa possibile grazie al coordinamento della Soprintendenza del Mare della Regione Sicilia e alla collaborazione di Rpm Nautical Foundation, un’organizzazione no-profit nata per condurre ricerche archeologiche. Pertanto, per ottenere questo risultato sono state effettuate due campagne di ricerca, in particolar modo da novembre 2020 a luglio 2023.
L’oggetto misterioso recuperato nell’Oceano
Di recente è stato rinvenuto uno strano oggetto nel Golfo dell’Alaska, il quale non appare come un artefatto o un qualcosa di geologico. Gli esperti non sono ancora riusciti a capire di cosa si tratta, anche se alcuni pensano che possa essere di origini biologiche. Ciò che sorprende maggiormente è la quantità di misteri che continuano a conservare gli oceani, nonostante le numerose tecnologie e conoscenze dell’epoca moderna. Per quanto riguarda lo strano ritrovamento, gli scienziati del NOAA sono riusciti ad identificarlo ad una profondità di circa 3.300 metri.
Inoltre, l’enigmatico oggetto si trovava adagiato su una montagna sottomarina, e agli occhi degli esperti è apparso come un’inusuale sfera dorata di 10 cm, dotata di una stretta apertura altrettanto misteriosa. Ma cosa potrebbe essere? Secondo gli scienziati potrebbe essere un uovo o una spugna morta, ma per la certezza bisognerà attendere i risultati delle analisi. Tuttavia, ci sono dei dettagli che fanno propendere verso un’origine biologica, ma altre caratteristiche spengono anche quest’ultima ipotesi. In questo momento tutta la comunità scientifica sta attendendo i risultati delle analisi, poiché è impaziente di conoscere la sua vera origine.
Ad ogni modo, le spedizioni della NOAA andranno avanti verso nuove terre da esplorare, in modo particolare verso le acque profonde situate nelle vicinanze della costa dell’Alaska. L’obiettivo principale è mappare l’intera regione per individuare le eventuali nuove creature, che popolano i mari del Nord della Terra. Chiaramente, trovare nuove specie significa anche scoprire delle nuove fonti da cui creare delle terapie mediche, energie e tantissimi altri benefici. L’enigmatica sfera dorata è solo un altro esempio della vastità degli oceani e di quanto sia piccola la conoscenza dell’umanità.