Curiosità

L’incredibile storia dell’uomo caduto nello Spazio: ecco perché è sopravvissuto

C’è una storia incredibile che parla dell’uomo più coraggioso del mondo, il quale è letteralmente caduto nello Spazio. Ecco cosa è successo

Le missioni spaziali sono estremamente rischiose ancora oggi, nonostante si disponga di un’altissima tecnologia e di un’infinità di informazioni. Tutto questo fa capire il grande coraggio dei primi astronauti degli anni ’60, che decisero di intraprendere un viaggio letteralmente verso l’ignoto. Infatti, le prime missioni con equipaggio avevano una percentuale bassissima di successo, a causa dei grandi misteri dello Spazio.

Persino la missione Apollo 11 che portò tre uomini verso la Luna, di cui due atterrarono sulla superficie lunare per la prima volta, aveva solo il 50% di probabilità di successo. Chiaramente, l’uomo più coraggioso di tutti fu Jurij Gagarin, poiché il 12 aprile 1961 diventò il primo essere umano ad uscire dal pianeta Terra e ad entrare nell’orbita terrestre.

L’uomo che cadde dallo Spazio

Il 14 ottobre 2012 uno degli uomini più coraggiosi del mondo, il paracadutista e base jumper austriaco Felix Baumgartner, si lanciò verso la terra da un’altezza senza precedenti: protetto solo da una speciale tuta spaziale, cadde volontariamente come un sasso dallo Spazio e attraversò l’atmosfera a grandissima velocità, prima di aprire il suo paracadute e atterrare dolcemente sul terreno. Recentemente, alcuni scienziati tedeschi che studiano la fluidodinamica di corpi con forme irregolari, hanno deciso di analizzare nel dettaglio la caduta del paracadutista Felix Baumgartner. Per quanto riguarda la caduta, il coraggiosissimo uomo superò addirittura il muro del suono, dopo essersi lanciato da un’altezza di 39 km dalla superficie terrestre, cioè dalla zona chiamata stratosfera.

l'uomo caduto dallo spazio
Felix Baumgartner a 39 km di altezza (foto ansa) – biopianeta.it

Dopodiché, raggiunse una velocità record di 1.342 km all’ora, diventando l’essere umano più veloce della storia a corpo libero. Inoltre, la pericolosissima discesa ha avuto anche dei piccoli intoppi potenzialmente rischiosi: per alcuni secondi Felix Baumgartner non riuscì a rimanere stabile, perciò il suo corpo cominciò ad avvitarsi su se stesso ad altissima velocità, facendo preoccupare milioni di persone in tutto il mondo. Fortunatamente, grazie al suo addestramento fu in grado di mantenere la calma e di ritrovare il giusto assetto. Oggi, un team di ricercatori della Technical University of Munich ha studiato attentamente la caduta del paracadutista austriaco, per cercare di svelare i misteri del successo e dell’alta velocità raggiunta. Ciò che ha sorpreso gli scienziati è stato il risultato della ricerca: la velocità con la quale viaggiava mentre precipitava nel vuoto, era superiore rispetto alla velocità con cui viaggerebbe un corpo liscio e simmetrico.

In altre parole, Felix Baumgartner e la sua speciale tuta spaziale avevano una forma irregolare, frastagliata e ruvida. Quindi, un corpo del genere dovrebbe essere rallentato maggiormente dall’attrito, rispetto ad un corpo perfettamente liscio e simmetrico. Pertanto, inspiegabilmente il paracadutista austriaco riuscì a raggiungere una velocità più alta del previsto, addirittura maggiore di quella che raggiungerebbe un corpo liscio e simmetrico. Inoltre, secondo i calcoli degli scienziati, Felix avrebbe dovuto raggiungere Mach 1, cioè la velocità del suono che è di circa 1200 km all’ora. Ma in realtà l’uomo più coraggioso del mondo toccò addirittura Mach 1,25.

Tuttavia, non è semplice fare questi calcoli ad un corpo situato in regime transonico, cioè vicino alla barriera del suono, poiché entrano in gioco altri fenomeni fisici: il flusso dell’aria attorno ad un oggetto in movimento diventa sempre più rigido e, a sua volta, iniziano a formarsi delle onde d’urto che provocano delle turbolenze, le quali a loro volta aumentano la resistenza aerodinamica. Talvolta, le superfici irregolari potrebbero ridurre la resistenza aerodinamica, facendo volare più veloce il corpo. Infatti, una pallina da golf riesce a volare più veloce grazie alla sua irregolarità.
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