Inquinamento

Anche in cucina si inquina (e tanto): riduci al minimo i danni con questi trucchetti

L’inquinamento ormai è presente ovunque, addirittura in cucina, e per combatterlo basta poco: ecco cosa si può fare


Combattere l’inquinamento deve essere una priorità per tutti i cittadini perché ne va della salute globale. Ma se è facile vedere per esempio nei trasporti pubblici e privati una fonte di inquinamento su cui si può agire, più difficile è l’inquinamento che viene da quello che fai tutti i giorni.

Perché purtroppo anche nelle attività giornaliere si può avere una impronta non positiva sull’ambiente. E una delle attività che forse inquinano di più in assoluto è proprio quella di cucinare. Questa stanza, con tutti i suoi riti e le sue tradizioni, è uno dei più grossi problemi che tu possa mai avere e che devi risolvere se vuoi migliorare il tuo impatto ambientale. E puoi farlo.

Come affrontare l’inquinamento in cucina

Se provi ad entrare in cucina ti renderai immediatamente conto della quantità di elettrodomestici e oggetti che possono produrre scorie di vario tipo. A partire dal frigorifero, passando per il forno e arrivando fino alla lavastoviglie senza dimenticare i fornelli, ci sono tutte le condizioni per un vero e proprio buco nero assorbi risorse incontrollabile. Ma non deve essere per forza così.

quanto inquina la cucina
Anche stare ai fornelli inquina? – biopianeta.it

Oltre però a scegliere magari elettrodomestici che abbiano un consumo di energia ridotto quello che devi fare è anche guardare alle altre eventuali fonti di inquinamento. Se apri il frigorifero o la dispensa e ti trovi accolto da centinaia di confezioni di plastica stai contribuendo a un’altra importante fonte di inquinamento. In questo caso puoi intervenire scegliendo con consapevolezza contenitori di altro materiale oppure, se le confezioni sono per esempio quelle della frutta o della verdura, decidere di acquistare frutta e verdura sfuse e non in sacchetti o confezioni.

Tornando alla cucina intesa come attività che prevede la preparazione dei cibi cerca di renderti conto di quanto tempo, e quindi di quanta energia, consumi per la preparazione. Alcune ricette della tradizione, come per esempio quelle a base di carne con cotture molto lente, vengono da un periodo della nostra storia in cui la cucina intesa come zona fuochi era non solo un punto in cui si realizzava il cibo, ma anche una delle fonti di riscaldamento della casa. Ora scegliere di fare un brasato che cuoce per ore potrebbe semplicemente trasformarsi in una gigantesca bolletta del gas.

Meglio optare per ricette che non prevedano questo genere di cotture estremamente prolungate o quantomeno di ridurne la frequenza. E un altro trucco con cui puoi avere un impatto minore sull’ambiente è quello di cercare la cottura combinata. Qualcosa che puoi fare per esempio con il forno, cuocendo contemporaneamente un secondo e un contorno oppure un primo e un secondo. E non dimenticare l’illuminazione: sostituisci le lampadine alogene con il led.

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