Agenda 2030

Crisi climatica, la situazione è molto peggiore di quanto pensassimo: il report preoccupante

Il tempo stringe e il pianeta ci sta lanciando inequivocabili messaggi sulla gravità della situazione: ecco l’ultimo inquietante report


Il mondo è malato, questo è innegabile. Anche perché da tempo ci lancia segnali inequivocabili sul proprio stato di salute. Segnali che, al momento, né governanti, né popolazione, hanno colto. Eppure, secondo gli ultimi dati, nonostante i vari allarmi, la situazione è solo peggiorata.

Del resto, che le condizioni del pianeta siano a dir poco precarie dovrebbero dircelo anche i continui eventi estremi che proliferano un po’ a ogni latitudine. Dalle alluvioni ai tornado, passando per le ondate di calore, che provocano lo scioglimento dei ghiacci, oppure i terremoti, che causano morte e devastazione, come abbiamo visto in questi giorni in Marocco.

La crisi climatica in atto è figlia di numerosi fattori. Il riscaldamento globale, in primis, che ha alterato il bioritmo del nostro pianeta, che, come un corpo umano, quando va in affanno, manifesta il proprio malessere con scompensi, anche molto gravi. Tutto figlio della grave situazione legata all’inquinamento e alle emissioni di anidride carbonica. 

Nonostante gli annunci dei vari Stati, nonché delle istituzioni sovranazionali, la situazione non solo non è migliorata, ma, anzi, è peggiorata. Questo anche per via delle resistenze delle singole nazioni. Si pensi, solo per fare un esempio, a quanto sia osteggiata la linea dell’Europa contro le auto a combustione. Ma il report che arriva oggi è di quelli che fanno tremare le vene dei polsi.

Ambiente: il report fotografa una situazione gravissima

Sono passati ben otto anni quando i più importanti Paesi del mondo firmavano a Parigi l’accordo sul clima, con il proposito di mantenere ben sotto due gradi centigradi l’aumento delle temperature del pianeta, rispetto ai livelli preindustriali. Quell’accordo, di fatto, è rimasto fin qui solo sulla carta. Anche perché solo poche nazioni sono riuscite a muoversi adeguatamente sul campo delle fonti rinnovabili, dell’efficienza energetica, con la graduale uscita dai combustibili fossili. Per non parlare del fatto che quasi nessun Paese è riuscito a porre un vero freno alla deforestazione selvaggia.

Inquinamento, situazione grave
L’ultimo report sulle condizioni del pianeta – (biopianeta.it)

Insomma, il mondo non si è affatto adattato ai cambiamenti climatici, come testimonia il rapporto dell’ONU, dal titolo “Global Stocktake Technical Synthesis Report”. Secondo il report, le emissioni globali di gas-serra non sono in linea con l’obiettivo fissato a Parigi nel 2015, mentre la “finestra” di tempo a disposizione per correggere la rotta “si sta restringendo rapidamente”.

Il tempo stringe, anche perché si dovrebbe fare tanto, riducendo le emissioni globali di CO2 del 43% al 2030 e del 60% al 2035, in confronto ai livelli del 2019, in modo da azzerare le emissioni nette entro il 2050. Ancora una volta, il rapporto richiama a fondamentali “trasformazioni di sistema”, che dovrebbero coinvolgere un po’ tutti i settori, dai trasporti alla produzione di energia, passando per gli edifici, l’agricoltura, le industrie. Insomma, il tempo è sempre minore e il Mondo non sa più come dircelo.

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