Ambiente

Ci avvelenano ogni giorno senza che ce ne accorgiamo, ma finalmente si possono distruggere

C’è una sostanza utilizzata quotidianamente che avvelena tantissime persone inconsapevolmente: fortunatamente oggi può essere eliminata.


Nella storia umana ci sono state tante epoche in cui venivano utilizzate delle sostanze nocive in modo inconsapevole. Uno degli esempi più famosi è il vino bevuto nell’antica Roma: i romani amavano addolcire la pregiata bevanda con gli ossidi di piombo e, successivamente, la conservavano in botti realizzati sempre con il piombo. Chiaramente, in quell’epoca nessuno immaginava che una simile sostanza potesse essere dannosa per la salute.

Inoltre, il continuo consumo di vino provocava un accumulo di piombo nell’organismo umano, che a sua volta scatenava dei fenomeni di pazzia in molti individui. Infatti alcuni romani, come l’imperatore Nerone, erano piuttosto folli e schizofrenici. Tuttavia, anche il pittore Van Gogh, famoso per la sua schizofrenia, utilizzava una pittura a base di piombo.

La sostanza che avvelena molte persone

Ciò che spaventa maggiormente gli scienziati nell’attuale epoca sono le microplastiche. Queste ultime sono dei pezzi di plastica estremamente piccoli, precisamente tra 1 nanometro e i 5 mm, quindi possono essere facilmente ingeriti. Purtroppo, il Mar Mediterraneo è considerato il centro del mondo per le microplastiche, poiché molti paesi mediterranei versano in acqua tonnellate di sostanze di plastica ogni anno. In modo particolare l’Egitto, l’Italia e la Turchia gettano nel Mediterraneo circa 132.000 tonnellate di microplastiche all’anno. E non solo: il 50% delle sostanze dannose, presenti nel famoso Mare Nostrum, sono state versate da questi tre paesi. Per quanto riguarda l’Italia, invece, è un paese che produce 3.413 tonnellate di particelle di plastica all’anno.

come avvelenano le persone ogni giorno
Microplastiche – biopianeta.it

Naturalmente, queste microplastiche finendo in mare possono essere ingerite dai pesci, che a loro volta verrebbero pescati e mangiati dall’uomo. Infatti, alcuni chirurghi sono riusciti a trovare addirittura dei pezzi di plastica all’interno di alcuni organi umani. Questo esempio fa capire benissimo l’invasione della plastica e quanto possa essere pericolosa. Fortunatamente, una ricerca condotta da alcuni ricercatori cinesi e canadesi potrebbe risolvere il problema delle microplastiche. Infatti, gli scienziati hanno scoperto che aggiungendo tannini ad uno strato di polvere di legno si possono ottenere dei filtri, capaci di trattenere le piccolissime particelle di plastica che galleggiano nell’acqua.

Tuttavia, questa idea è stata testata solo in laboratorio, quindi non c’è ancora la prova che funzioni in mare. Ad ogni modo, i primi esperimenti fanno ben sperare poiché il metodo utilizzato, che è chiamato “BioCap”, è riuscito ad intrappolare il 95,2-99,9% di microplastiche presenti in una colonna di acqua. In più, gli scienziati hanno condotto altri esperimenti sui topi, per capire se l’acqua ripulita dal BioCap portasse ugualmente frammenti di plastica nell’organismo dei roditori. Sorprendentemente i risultati ottenuti sono ottimi: gli organi dei topi sono risultati privi di microplastiche.

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