Curiosità

Cemento e caffè insieme: l’incredibile connubio scoperto dai muratori

Uno strano esperimento ha dato dei risultati sorprendenti unendo del caffè al cemento. Ma come funziona esattamente? 


Spesso diamo per scontato tutto quello che vediamo attorno a noi. Grandissimi edifici, palazzi di decine di piani, grattacieli, ospedali enormi, parcheggi spaziosi, aree residenziali che si estendono per centinaia e centinaia di metri.

Sembra scontato da dire, ma la nostra casa, il nostro ristorante preferito e il cinema non troppo lontano non esistevano in natura, sono stati costruiti. E per farlo ci sono voluti decenni e decenni, secoli di invenzioni architettoniche, di profonde riflessioni, di tentativi ed errori disastrosi.

E ovviamente di studi matematici, fisici e chimici, con l’obiettivo di costruire le migliori strutture possibile, che resistano il più a lungo possibile, con i materiali più resistenti sul mercato. Da questo punto di vista il materiale del futuro potrebbe essere una strana miscela che contiene addirittura il caffè.

Caffè nel calcestruzzo, la rivoluzione dei materiali da costruzione

I ricercatori del Royal Melbourne Institute of Technology, famosa università australiana, hanno studiato approfonditamente il calcestruzzo, alla ricerca di un nuovo materiale per aumentarne le dosi senza intaccarne la sicurezza. Ebbene sembra proprio che la risposta risiedesse nelle loro tazze: il caffè.

Gli scienziati hanno mischiato dei fondi di caffè usati già per estrarre la deliziosa bevanda, mischiandoli nel calcestruzzo in una soluzione con gradazioni diversi dei due materiali. Ebbene sembra proprio che la polvere marroncina e profumata aiuti a mantenere la struttura dei blocchi, aumentando addirittura la resistenza dei blocchi del 30%.

Non viene usato però caffè qualsiasi. La polvere infatti deve essere riscaldata a 350 gradi, un processo necessario per eliminare completamente ogni particella d’acqua contenuta, attraverso un processo che vien e definito pirolisi. Sottoposto a questo processo, il caffè diventa biochar, un carbone poroso e molto resistente, perfetto per essere inserito in altri composti per aumentarne la durata e la compattezza.

Con questa scoperta potrebbero esserci dei cambiamenti enormi per l’intero processo produttivo dei materiali da costruzione. Ogni anno, infatti, vengono prodotti oltre 10 milioni di tonnellate di caffè inutilizzato, buttato dopo l’estrazione. Potendo riciclarlo in questo modo, che non solo azzera i rifiuti ma addirittura rinforza i materiali da costruzione, sarebbe una mossa geniale.

Abbattendo i costi dei materiali edili e migliorando nettamente l’ecosostenibilità dell’uso del caffè, con una sola scoperta si potrebbero rendere più green ed economici ben due mercati diversi. Non resta che attendere ulteriore sperimentazione e più analisi da questo punto di vista.

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