Ambiente

Allarme incendi in questa città italiana | Dietro c’è la mano dell’uomo: caccia ai piromani

Mai come quest’anno gli incendi hanno flagellato il territorio: ecco dove le forze dell’ordine hanno trovato gli inneschi


Ogni anno gli incendi sono una piaga in Italia. Devastano il territorio e, a volte, uccidono anche persone. Un problema diffuso un po’ su tutta la Penisola, dietro cui vi è sempre il sospetto che vi sia la mano dell’uomo. Ma, questa volta, c’è molto più di un sospetto: ecco come sono entrati in azione i piromani.

Il fenomeno, come dicevamo, è endemico soprattutto in estate. Le alte temperature, l’assenza pressoché totale di piogge e, in alcuni casi, anche il vento, favoriscono il propagarsi delle fiamme che devastano coltivazioni importanti, causando anche danni all’essere umano.

Vari i motivi che si celano dietro la mano dei piromani. Oltre all’aspetto patologico, di persone che godono nell’appiccare e vedere proliferare le fiamme, vi sono spesso interessi di tipo economico. Possono andare dagli incassi su eventuali assicurazioni, alla possibilità di avere un terreno confinante al proprio per pochi spiccioli, essendo devastato. Fino, evidentemente, a vere e proprie ritorsioni di tipo mafioso.

Allarme incendi e caccia ai piromani

Proprio recentemente, per far fronte all’ennesima emergenza estiva, il Consiglio dei ministri ha approvato l’inasprimento delle pene nei confronti dei piromani, modificando l’articolo che regimenta l’incendio boschivo e innalzando la pena da quattro a sei anni di reclusione.

Incendi, piromani sanzioni
La mano dell’uomo dietro gli incendi: caccia ai piromani foto: Ansa – (biopianeta.it)

Mentre l’incendio colposo passa da uno a due anni di carcere. Si prevede l’aggravante di un terzo della pena, qualora il reato sia effettuato “con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti allo svolgimento di servizi nell’ambito della prevenzione e della lotta attiva contro gli incendi boschivi o al fine di trarne profitto per sé o per altri”.

Tutto questo perché in particolare la Sardegna quest’anno è stata flagellata dai roghi, con ettari di flora e raccolti andati in fumo, feriti e un grave danno all’immagine di una delle regioni maggiormente turistiche in Italia. Non si è trattato, evidentemente, di autocombustione (non è quasi mai questa la causa), ma della mano (criminale) dell’uomo, almeno sicuramente per ciò che riguarda gli incendi divampati nel sud dell’Isola e a Gairo, nel Nuorese, dove le forze dell’ordine hanno individuato alcuni inneschi.

In fase d’accertamento anche le cause dei roghi a Quartu Sant’Elena e a Costa Rei, dove è stato evacuato un resort e 300 persone sono fuggite anche in gommone per raggiungere luoghi sicuri.

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