Salute e benessere

Pesce fresco non italiano: l’allarme salute di Coldiretti | Attenzione alla tua famiglia

L’allarme scatta su tutto il pesce fresco non italiano, dopo essere stati identificati batteri di vario genere: cosa c’è da sapere

A dare l’allarme è la Coldiretti, ovvero la principale Organizzazione degli imprenditori agricoli in Italia e in Europa. Il pesce straniero anche se fresco, arriva in Italia ma è pericoloso. Una gran parte del pesce che consumiamo in Italia non è allevato e pescato nel nostro Paese, bensì la maggior parte arriva dalla Spagna e in generale dall’Europa.

L’analisi prende avvio dal Sistema di allerta rapido (Rassf) elaborato nel 2022 nel quale emerge il rischio per la pesca italiana di subire gli effetti delle decisioni europee. Per esempio le nuove politiche Ue, volte a preservare la biodiversità delle specie, prevedono il divieto della pesca a strascico, il quale però rappresenta il metodo base del business della pesca italiana.

Le proteste sono state tante e questa volta il molo del Porto di San Benedetto del Toronto, uno dei più importanti porti per la pesca italiana, ha affisso in bella vista l’intera blacklist dei pesci stranieri più pericolosi. La lista della Coldiretti descrive molti prodotti stranieri di comune utilizzo e importazione in Italia, come ‘pericolosi’ per la salute poiché portatori di batteri come salmonella, escherichia coli e listeria.

La lista di Coldiretti per segnalare la presenza di batteri nel pesce straniero

Una lista che ha lo scopo, non scientifico, di dimostrare che il pesce italiano tutto è migliore di quello straniero. Il vero rischio non è però tanto la presenza di batteri nei pesci stranieri (perché il rischio che si trovino anche nei pesci italiani c’è) quanto che in caso di presenza di questi batteri sia più complicato rintracciare l’origine del pesce.

Pesce fresco, l’allarme su quello straniero, la ricerca di Coldiretti
Pesce fresco, l’allarme su quello straniero – biopianeta.it

In questo senso è importante capire che non si tratta di un vero e proprio allarme sul consumo del pesce di origine straniera, piuttosto un modo per sponsorizzare invece la pesca nazionale. Il motivo dell’allarme è dato dalla difficoltà di rintracciare i prodotti a rischio provocando un calo di fiducia nei prodotti ittici anche se di origine italiana. Per questo Coldiretti sottolinea che è necessario che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri. In Italia possiamo parlare di 7500 km di costa, perché abbiamo bisogno di importare il pesce?

Coldiretti ha stilato la lista dei pesci provenienti dall’estero, e venduti in Italia, più pericolosi. Il pesce spada di Spagna e Sri Lanka vede molte tracce di mercurio, le cozze spagnole invece escherichia coli e salmonella. Per quanto riguarda i pesci affumicati c’è invece un’alta concentrazione di listeria. Vongole e ostriche dalla Spagna hanno concentrazioni di norovirus.

Claudia Manildo

Giornalista pubblicista e content editor, sono laureata all’Università di Siena in Comunicazione e all’Università di Parma in Giornalismo e Cultura Editoriale. Scrivere, oltre che un lavoro, è una missione quotidiana. Sono editor e correttore bozze freelance e nel tempo libero recensisco libri. Appassionata di sociologia e di interazione uomo-macchina, nel 2022 ho pubblicato il mio primo saggio per deComporre Edizioni.
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