Ambiente

Allerta disastri naturali: l’Italia è il Paese più vulnerabile d’Europa

L’Europa lancia l’allarme disastri naturali: l’Italia è uno dei paesi più coinvolti e vulnerabilità. Il preoccupante report


Il cambiamento climatico sicuramente avrà influito, anche se non si sa bene né quanto né in che maniera, ma dall’Europa arriva un preoccupante report sullo stato di salute del nostro Pianeta, in particolare nel nostro Continente, sempre più vulnerabile.

Vulnerabilità una parola chiave: un evento naturale anche potenzialmente molto serio, non viene classificato come disastro naturale se si verifica in zone prive di popolazione vulnerabile. Un terremoto in un deserto, infatti, non provoca infatti danni umani e pochissimi materiali e quindi non rientra nella classificazione dei disastri ambientali. Il problema è che l’Europa, densamente popolata, è soggetta sia a disastri provocati dall’uomo quindi disastro ambientale, ma anche disastri naturali.

La vulnerabilità è una delle tre componenti di rischio considerate nella gestione delle catastrofi insieme ai pericoli e all’esposizione. Mentre influenzare i pericoli e ridurre l’esposizione è spesso poco pratico e costoso, la vulnerabilità può essere influenzata da politiche e altre misure strutturali e non strutturali. Ecco, l’ultimo report si concentra su un indicatore trasversale per misurare la vulnerabilità, indipendente dal rischio a livello di Unione Europea.

L’Itlia è la più vulnerabile riguardo ai disastri naturali: il motivo

L’indicatore è composto da quattro dimensioni (sociale, economica, politica e ambientale) e intende cogliere la vulnerabilità sistemica dell’UE a diversi livelli amministrativi. Il campione evidenziato copre un arco temporale di 30 anni comprese le osservazioni annuali dal 2005 al 2035 ricorrendo sia ai valori osservati che alle proiezioni. “Utilizziamo questi dati per identificare le tendenze di vulnerabilità del paese nel tempo – spiega il DRMKC, il centro di conoscenza sulla gestione dei rischi di catastrofi, ideatore del report – identificando quattro cluster principali”.

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Statistiche pessime per l’Italia – Oltreradio.it

L’analisi getta un po’ nello sconforto, soprattutto in Italia. Il nostro Paese, infatti, è uno dei più vulnerabili insieme a Bulgaria, Romania e Grecia, classificate come nazioni ad alta vulnerabilità, stabile nel tempo. L’aggravante di questa situazione tutt’altro che idilliaca è data dal fatto che mentre Bulgaria, Romani e Grecia hanno mostrato dei leggeri miglioramenti, noi restiamo stabili.

Dal generale al particolare, chi desta più preoccupazione è la Calabria, la regione addirittura più a rischio di tutta Europa, causa Reggio Calabria e provincia. Guardandoci attorno, la media vulnerabilità (ma il trend non è positivo) raccoglie Austria, Francia, Rep.Ceca, Belgio, Slovenia, Slovacchia, Estonia, Cipro e Irlanda e Regno Unito. Chi sta meglio di tutti sono i Paesi scandinavi, come prevedibile, ma anche Germania, Svizzera, Paesi Bassi e Islanda, tutte a bassa vulnerabilità.

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