Curiosità

Ritrovamento shock in Umbria: “Mai visto uno così da 40 anni”, la sorpresa dopo la scoperta eccezionale

Il ritrovamento è avvenuto nelle campagne di Città di Castello, in provincia di Perugia. E il suo scopritore ha dichiarato: “Una meraviglia della natura”. Ecco di cosa si tratta.


Il fondatore della Bottega Tifernate, una delle aziende leader nel mondo in ambito di riproduzione di opere d’arte dal 1995, con sede a Città di Castello in provincia di Perugia, all’età di 79 anni si è ritrovato ad essere il protagonista di un ritrovamento davvero da record. Ed, a suo modo, si tratta sempre di un’opera d’arte, ma in questo caso forgiata dalla natura e non dalle mani di un artista in carne ed ossa.

Pesa 1,79 kg ed era “custodito” nelle campagne umbre dell’alta valle del Tevere. E quando Romolo Lazzari, il suo scopritore, lo ho rinvenuto, ha subito compreso di non aver mai visto nulla di simile in quarant’anni di attività. Si tratta di uno scorzone, ovvero di un tartufo definito “maxi” proprio per le sue grandissime dimensioni. 

“Una meraviglia della natura”, come lo ha definito Lazzari, di colore nero estivo e di unica pezzatura, collegato ad altri due tartufi di oltre due etti ciascuno. Il peso totale, quindi, è di poco meno di 2,5 kg ed il ritrovamento ha entusiasmato anche il compartimento alimentare della CNA Umbria che, tramite il presidente regionale Giuliano Martinelli, ha commentato a caldo: “Queste notizie fanno bene al settore e sono senza dubbio di buon auspicio anche per la prossima apertura della ricerca della trifola a fine Settembre”.

Il merito del ritrovamento secondo lo scopritore Lazzari

Il signor Lazzari non era solo nelle campagne di Città di Castello: con sé aveva il suo fidato bracco pointer italiano Pepe, segugio da caccia dell’età di 6 anni. E, come ha dichiarato Lazzari, il merito è tutto suo: “Il merito è di Pepe. Quando con il vanghino l’ho aiutato a tirarlo fuori dal terreno non credevo ai miei occhi”. E quindi la ricompensa, “con una buona dose di crocchette”.

Maxi-tartufo ritrovato a Città di Castello, in provincia di Perugia, in Umbria
Un esempio di tartufo uncinato – BioPianeta.it

Ed il ritrovamento del tartufo, che nell’area della alta valle del Tevere è ricercato da oltre mille appassionati assistiti da oltre quattro mila segugi, fa ben sperare per una stagione autunnale che potrebbe rivelarsi particolarmente ricca “dopo due anni di scarsità di prodotto e prezzi alle stelle”, come sottolineato ancora da Martinelli.

Ed anche l’assessore al Turismo e Commercio Letizia Guerri ha lasciato dichiarazioni entusiastiche in merito, sottolineando che “Tutto il settore punta a divenire sempre più il faro dell’economia e della promozione del territorio – con riferimento alla valle del Tevere Umbra – con al centro eventi come la Mostra Mercato Nazionale del tartufo bianco di Città di Castello”. 

Back to top button
Privacy