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CATALOGNA, I MARTIRI DELLA FAUNA SELVATICA: SCOMPARSO UN ANIMALE SU 4 NEGLI ULTIMI 20 ANNI

I cambiamenti climatici, purtroppo, interessano ogni zona del nostro amato Pianeta. Non vengono risparmiate nemmeno quelle che sono considerate le “isole felici”, dove la vita sembra essere perennemente allegra e divertente. Nella maggior parte dei casi però, almeno oggi, a farne le spese sono le specie selvatiche. Un rapporto presentato dal ministro del territorio e della sostenibilità ha messo in luce una tristissima realtà: negli ultimi 20 anni, circa il 25% degli animali selvatici presenti in Catalogna ha perso la vita.

Questi dati mostrano come la tendenza mondiale purtroppo sia confermata anche dalle aree che tanto si vantano di essere dei piccoli paradisi per lo svolgimento della vita. Probabilmente in Catalogna ciò può valere per la popolazione umana e non per gli animali.

Le cifre sono pessime

Ma entrando nello specifico e sfogliando il report di oltre cento pagine, abbiamo modo di analizzare quelle che sono le specie più interessate. Tra gli invertebrati più colpiti da questa moria fuori dalla media vanno annoverate certamente le farfalle. Anche un grandissimo numero di anfibi, rettili e mammiferi però hanno visto un esemplare su quattro passare a miglior vita.

Se poi spostiamo il focus dell’analisi sulle tipologie di zone colpite, i numeri diventano ancora più impressionanti. Fiumi, laghi e zone umide, storicamente sovrasfruttate e contaminate in tutto il territorio della Catalogna, fanno riscontrare una diminuzione di animali selvatici che raggiunge addirittura il 50% negli ultimi 20 anni.

Scendendo nel dettagli delle specie invece, possiamo segnalarne due che stanno sostanzialmente scomparendo dal territorio catalano. La prima è l’Anguilla anguilla, tipico pesce che vive nelle acque dolci e salate di tutta l’Europa. Il secondo invece, come già anticipato, è una farfalla: la Melanargia occitanicaEntrambe le popolazioni di questi animali selvatici hanno fatto segnalare un tasso di diminuzione pari a circa il 90% negli ultimi venti anni in tutto il territorio della Catalogna.