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IL GRANO COSTA PIÙ DEL PETROLIO: GLI STRANI EFFETTI DELLA PANDEMIA GLOBALE

Il soprannome del petrolio è sempre stato “oro nero“. Questo perché, vista la grandissima richiesta in era moderna, nel corso degli anni il suo costo è aumentato a dismisura. Il fatto che la nostra società sia dipendente da questa sostanza, sta lentamente esaurendo le riserve che la nostra Terra ci ha fornito.


In questo momento, vista la quarantena obbligata per più di quattro miliardi di persone in tutto il mondo, tutti siamo alla ricerca di attività da poter svolgere all’interno delle mura della nostra abitazione. Chi può continua a lavorare in smart working, a seconda delle disponibilità dei datori. In ogni caso tutti abbiamo più tempo per prenderci cura di noi stessi e dei nostri familiari con i quali viviamo.

Tutti ai fornelli

Tra le attività preferite dalla gran parte delle persone c’è quella di avventurarsi nella preparazione di ricette mai sperimentate prima. In tanti stanno sfruttando questa occasione proprio per migliorare le capacità in questo campo, giustamente.

Alcune persone hanno assalito i supermercati nelle serate delle pubblicazioni dei decreti, temendo di rimanere senza cibo. Eviteremo di commentare questi comportamenti. Sicuramente però in questo periodo esistono prodotti più difficili da trovare, vista la grandissima richiesta. Tra questi ad esempio troviamo la farina.

Questa inaspettata “passione” per i prodotti derivati dal grano, ha fatto si che il suo prezzo salisse vertiginosamente fino a superare il costo del petrolio. Rispetto alla media dei costi mondiali, per gli ordini che verranno consegnati nel mese di maggio, si prevede un aumento del 5,92%. Davvero incredibile.

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