Tecnologia

L’ITALIA RINUNCIA DEFINITIVAMENTE AL TERMODINAMICO: PIÙ DI 300 MILIONI DI INVESTIMENTI SPRECATI

Troppo spesso ci capita di ricordare la differenza che innegabilmente esiste tra lo sviluppo delle energie alternative nel nostro paese rispetto a ciò che avviene nel resto dell’Unione Europea.

Soprattutto i paesi del nord europa e della scandinavia stanno avviando un processo di eliminazione completa dei combustibili fossili. L’abuso di questi è stata una delle cause maggiori del cambiamento climatico in atto, e l’uomo ha necessità di correre ai ripari il prima possibile.

Non è un caso dunque che la volontà sia quella di uno sfruttamento migliore delle occasioni che la natura ci dona. Il fatto che si possa ricavare energia dalla luce del sole, dal vento e con molti altri sistemi, è un dono speciale che dobbiamo imparare ad apprezzare.

Occasione sprecata

Come dicevamo, in Italia amiamo perdere delle buonissime occasioni. In questi giorni infatti è stata ufficializzata la rinuncia alla costruzione di centrali solari termiche a concentrazione. Queste dovevano essere 14 in tutto lo stivale, e si erano raccolti investimenti privati pari a 300 milioni di euro.

Lo smacco assoluto sta nel fatto che questo tipo di tecnologia è stata ideata proprio nel nostro paese. A causa dei tempi burocratici interminabili, è avvenuta la rinuncia ufficiale al progetto.

Si tratta di un sistema che, a raccontarlo nel 2020 fa quasi sorridere. Le sue origini sono antichissime, ma per la prima volta come detto questo sistema fu utilizzato in Italia. Grazie all’uso di un sistema di specchi, la luce solare ed il calore che questa comporta sono incanalate in un singolo punto. Qui è presente una capsula contenente acqua. Questa, scaldandosi, crea del vapore che fa girare la turbina. Da qui la produzione di energia elettrica completamente rinnovabile.

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