Ambiente

PETROLIO, LE SPIAGGE DEL BRASILE INVASE: DANNO AMBIENTALE GRAVISSIMO

Si è Per circa tremila chilometri di costa, il Brasile è stato vittima di una tragedia dal punto di vista ambientale. Sono state trovate infatti tracce inequivocabili di rilascio di petrolio in mare. Il combustibile fossile ha inevitabilmente viziato il colore delle acque e soprattutto della fauna marina. Un quantitativo spaventoso di tartarughe è rimasto vittima di questo spiacevole evento, che purtroppo non è un fatto isolato.


In questo periodo infatti continuano ad arrivare prove inconfutabili del fatto che ci sia stata una perdita di combustibile all’interno delle acque brasiliane. Nessun evento di questo genere è stato però segnalato dalle autorità nel lasso di tempo interessato. Non tardano ad intervenire associazioni ambientaliste carioca. Il problema è che per una giornata di pulizia delle spiagge, ce ne sarà molto probabilmente una nei giorni successivi in cui assieme alle onde arriveranno macchie di petrolio ed animali contaminati.

Si tratta di un danno incalcolabile in tutti i sensi. La flora, la fauna, l’economia ed il benessere del paese ne risentiranno indubbiamente.

Una situazione disperata

Come detto, sono interessati circa tremila chilometri di spiaggia. Ben 8 stati hanno dichiarato l’allerta marina a causa di questa inspiegabile tragedia. Si è corsi immediatamente ai ripari lavando e curando con trattamenti speciali gli animali ritrovati completamente neri sulle spiagge.  Non si tratta esclusivamente delle già citate tartarughe, ma anche di moltissime specie di uccelli. Al momento ci si sta concentrando sugli animali, ma è ipotizzabile un interessamento ed una contaminazione dei fondali marini. Questo renderebbe ancora più drammatica una situazione davvero disperata.

La questione imbarazzante è che non si sappia minimamente da cosa possa essere scaturito questo gravissimo evento. Qualcuno ha preferito farla franca piuttosto che assumersi una sacrosanta colpa ed auto denunciarsi per una tragedia ambientale che, ad oggi non ha alcun colpevole.

Back to top button
Privacy