L’uva è uno dei più antichi frutti nella storia dell’umanità e le sue origini risalgono talmente indietro nel tempo da affondare nella leggenda. In quanto specie vegetale la vite risale a tempi geologici del paleocenico, come documentato da impronte di foglie rinvenute in strati di tufo datato fra 59 e 55 milioni di anni fa circa.
Riferimenti all’uva ed ai suoi utilizzi con, in primis, il vino, sono reperibili nei libri sacri di varie religioni e nei poemi più antichi quali, ad esempio, l’Iliade e l’Odissea. L’elenco delle proprietà medicamentose riconosciute all’uva è tanto lunga quante sono le sue varietà e, proprio per la sua peculiare composizione nutrizionale e chimica, essa è impiegata nei settori alimentare, fitoterapico e cosmetico.
Uva: valori nutrizionali
100 grammi d’uva fresca apportano all’incirca 61 Kcal: l’acqua ne costituisce una quantità abbondante (80,3% ca.), i carboidrati – soprattutto fruttosio e glucosio – sono stimati attorno al 15,6%, le fibre ammontano all’1,5%, le proteine allo 0,5% ed i grassi, pochissimi, costituiscono solamente lo 0,1%.
A causa della cospicua quantità di zuccheri in essa contenuti, il consumo d’uva è sconsigliato ai diabetici.
L’uva è ricca in sali minerali, in particolare potassio (192 mg/100g); presenti, seppur in quantità meno importanti, anche manganese, rame, fosforo e ferro.
Tra le vitamine dell’uva non possono mancare la C (6 mg %), la B1, la B2, PP ed A.
Proprietà dell’uva
Per dare un’immediata idea circa l’importanza fitoterapica dell’uva, basta paragonare ogni suo acino ed ogni sua foglia ad una mini-farmacia! L’uva, infatti, è dissetante e purificante e nel contempo nutriente, energetica e miniera di virtù terapeutiche.
Per il cospicuo apporto zuccherino, l’uva è sconsigliata ai diabetici ed ai bambini, specie se al di sotto del quarto anno d’età, a causa dell’elevato contenuto in cellulosa (buccia), spesso causa di difficoltose digestioni.
Secondo quanto si legge nel“Dizionario ragionato di erboristerie e di fitoterapia”, di A. Bruni, M. Nicoletti e nel “Dizionario di fitoterapia e di piante medicinali”, di E. Campanini, l’uva trova impiego soprattutto nelle manifestazioni cliniche e funzionali del sistema venoso (emorroidi, fragilità capillare ed insufficienza venosa degli arti inferiori), nel trattamento della flebite, e come rimedio naturale alle emorragie (per le proprietà astringenti) ed ai disturbi legati alla menopausa (specie in sinergia con altre droghe vasculotrope).
La linfa fresca, opportunamente diluita, funge da collirio ed è utilizzata anche per trattare porri e verruche.
Di seguito, più in dettaglio, sono elencate le proprietà terapeutiche associate ad ogni singolo componente chimico dell’uva.
Gli antocianosidi, contenuti nelle foglie di vite, esercitano attività angioprotettrici: diminuiscono la permeabilità dei capillari e ne aumentano la resistenza. Ancora, nelle foglie si ritrovano Proantocianidoli, in grado sia di rafforzare l’attività angioprotettrice, sia di favorire un depotenziamento pressorio.
Le procianidine– tannini catechinici contenuti nelle foglie – esercitano un effetto antimutageno (correlato all’attività antiossidante), utile per prevenire l’invecchiamento cutaneo e le patologie a carattere cronico- degenerativo; in analogo modo, le procianidine esercitano una blanda inibizione enzimatica, favoriscono il corretto funzionamento del sistema periferico vascolare e, da ultimo, vantano buone potenzialità migliorative a livello oftalmico.
L’olio di vinaccioli è ricco in acidi grassi polinsaturi; di conseguenza, esercita un’aziona lassativa (lubrificante) ed ipocolesterolemizzante. Surrogato dell’olio di mandorle dolci, per uso esterno espleta proprietà per lo più emollienti; l’olio di vinaccioli, associato agli antocianosidi delle foglie, concorre all’azione vasoprotettrice, donando elasticità alla pelle (capacità di stabilizzare elastina e collagene).
Le Proantocianidinesono contenute soprattutto nei semi dell’uva purpurea: queste esercitano proprietà fortemente antiossidanti, perciò utili come coadiuvante delle terapie chemio nei malati di cancro (in particolare, attenuazione degli effetti collaterali).
Il resveratroloè un composto stilbenico riscontrato in particolare nelle radici di vite: questa sostanza è utile nella prevenzione dalle malattie cardiovascolari, poiché migliora la fluidità del sangue, diminuendo pertanto il rischio di eventuale aggregazione piastrinica. Vite rossa proprietàInoltre, il resveratrolo dell’uva esercita proprietà antinfiammatorie ed ipocolesterolemizzanti.
I polifenolicontribuiscono a mantenere elastica la pelle, contrastando la degradazione di collagene ed elastina; inoltre favoriscono l’inibizione dell’ossidazione delle LDL.
I sali mineralicontenuti nell’uva sono utili per la formazione dell’emoglobina, per stimolare la secrezione della bile e per favorire la digestione; inoltre, i sali minerali fungono da diuretico (potassio) e rimineralizzante.
Le vitamineespletano proprietà antiossidanti e vitaminizzanti.
Da ultimo, l’olio di semi di vite rossaesercita potenzialità angioprotettrici ed inibitrici dell’enzima che converte l’angiotensina. [
Dieta dell’uva
Si tratta di un regime alimentare utile a depurare l’organismo dalle scorie in eccesso ed anche per contrastare cellulite e ritenzione idrica.
Dovrà essere utilizzato il frutto quando esso avrà raggiunto il giusto grado di maturazione: la dieta può essere effettuata con succo d’uva (che dev’essere sempre freschissimo), frutto con buccia e semi.
In termini scientifici, la cura dell’uva è detta ampeloterapiaossia un regime dietetico a base esclusivamente (o quasi) di uva. L’obiettivo cardine è la disintossicazione dell’organismo: la cura dell’uva non deve protrarsi oltre i 2-3 giorni, ma può essere ripetuta due volte al mese.
Questa procedura non è consigliata per chi soffre di ulcera, intestino irritabile, ipertensione, diabete e disfunzioni renali.