Curiosità

Lupo, nuovo piano che esclude gli abbattimenti controllati

Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa dice “no” agli abbattimenti del lupo e propone una nuova strategia. Si chiama “Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia” ed è stato elaborato dal Ministero dell’Ambiente proprio per tutelare questa specie che popola le nostre Alpi e gli Appennini. Rispetto al piano emesso nel 2017, che prevedeva le uccisioni controllate, questo permetterebbe la convivenza pacifica tra lupi e bestiame.

Nuovo piano a favore del lupo: verso l’approvazione


Le polemiche sollevate dai cittadini e dagli ambientalisti avevano bloccato il piano precedente. Ora, la Conferenza Stato-regioni deciderà la sorte della nuova strategia, che è in via di approvazione. Il piano in questione prevede 22 punti, attraverso i quali si cerca di conservare e tutelare la biodiversità, e al contempo non disturbare l’attività dell’uomo. Alcuni interventi, sarebbero già stati messi in atto in altri Paesi Europei, e se ne sta verificando l’efficacia anche qui in Italia.

Nel Piano ci sono anche i numeri. I dati affermano che la presenza del lupo in Italia è il circa il 10% di quella a livello europeo; a livello comunitario, invece, ne costituisce il 17/18%. Secondo quanto riportato dall’Ansa, si stimano ben 293 lupi presenti sulle Alpi, mentre sugli Appennini c’è una media di 1580 individui.

Costa: “No agli abbattimenti, si alla strategia”

Una delle novità di questo Piano sarà il pieno coinvolgimento del Ministero dell’Ambiente, che si cimenterà nel monitoraggio insieme all’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). In tal modo, si avrà un censimento più preciso. Inoltre, si punterà ad una maggiore informazione circa la conservazione della specie. I cani vaganti e gli ibridi cani-lupo sono uno dei temi che il Ministero sarà propenso ad affrontare.

Sergio Costa ammette che il Piano sarà in continuo aggiornamento e che potranno essere prese nuove strade in concomitanza con esso. Inoltre, il Ministero dell’ambiente lavorerà in sinergia con il Ministero delle Politiche Agricole per valutare i migliori interventi per prevenire i conflitti tra uomo e animale.

 

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