Vivere green

In carcere la cinese Yang Feng Glan per il traffico d’avorio

Recentemente è stata emessa una sentenza esemplare in Tanzania. Ad essere condannata a ben 15 anni una donna anziana di cittadinanza cinese, per aver smerciato ben 860 zanne di elefanti, nell’arco di sedici anni, tanto da essere soprannominata la “Regina d’Avorio”.

A comunicarlo è il WWF, l’associazione ambientalista da sempre a difesa degli animali, che denuncia gravemente il fatto. Purtroppo, il commercio d’avorio è molto florido e fruttuoso, anche se illegale, e continua a dimezzare le popolazioni di elefanti in Africa. Stando ai dati dell’associazione, solo la Tanzania ha perso il 60% di elefanti nel suo territorio a causa di questa brutale mattanza.

La lotta al bracconaggio: un obiettivo sempre più concreto

Secondo il direttore del WWF Tanzania, Amani Ngusaru, questa decisione esemplare del tribunale è un grande passo verso la lotta al bracconaggio di elefanti per le loro zanne. Il nuovo approccio delle autorità della Tanzania è atto a contrastare questi crimini a partire dai bracconieri fino agli acquirenti, che acquistano avorio tramite i trafficanti. Con l’aiuto delle Unità investigative e dell’intelligence si è riusciti ad affrontare uno problemi che maggiormente affliggono il paese.

Anche il Wwf collabora attivamente con i rangers, le forze dell’ordine, i governi e le Ong per porre fine al commercio illegale di avorio. In proposito, è stata lanciata dall’associazione una petizione contro questo crimine e per fermarlo una volta per tutte.

I dati allarmanti

A partire dal 2009, la popolazione di elefanti in Tanzania ha avuto un crollo notevole, tanto da passare da 109mila esemplari a 43mila nel 2014. Inoltre, secondo dati preoccupanti del Selous Game Reserve, la riserva faunistica tanzaniana, negli ultimi 40 anni si è perso circa il 90% di elefanti, la maggior parte uccisi brutalmente per ricavarne l’avorio delle zanne. Una pratica, questa, che purtroppo sembra non avere fine. Solo 15.217 esemplari si contavano alla fine del 2014. Gli elefanti sono tuttora una delle specie a rischio, e il motivo principale è proprio il bracconaggio.

 

 

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