Tecnologia

L’IA è entrata nelle case degli italiani, tanti progetti in atto per migliorare la sostenibilità

L’esplosione dell’IA è sempre più argomento di discussione: ma ci sono tanti progetti che puntano a migliorare la sostenibilità.


La cartina di tornasole dell’esplosione di un’IA entrata ormai in pianta stabile nelle case degli italiani, ora anche negli smartphone (presto negli iPhone) in hype praticamente da un anno e sempre più fenomeno di discussione, sta tutta dentro Wall Street.

Microsoft, Amazon, Nvidia e Meta, guarda caso i colossi che prima di altri (vedi Apple) hanno deciso di scommettere sull’Intelligenza Artificiale, hanno fatto registrare un trimestre, il primo del 2024, da record. L’indice S&P 500 si è apprezzato del 10% nei primi tre mesi dell’anno, segnando il dato più positivo per un primo trimestre dal 2019.

Così i sette fratelli tech sono diventati i magnifici quattro: a fare da discriminante in questi numeri da urlo, l’Intelligenza Artificiale. Uno dei motivi principali che spiegano il rallentamento di Apple, Tesla e anche Alphabet, con quest’ultima un po’ nel limbo: meglio della Mela e di Musk, non tanto da emulare quei Fab Four.

Gli italiani e l’IA: il primo ampio progetto portato a termine. Una rivoluzione che coinvolge tutti

Spaventa l’IA, perché soltanto immaginare che un bot possa raggiungere, magari un giorno addirittura superare, la razza umana, mette i brividi. Ma quando apporta delle novità sostanziali, positive e sostenibili, va caldeggiata.

L'IA è entrata nelle case degli italiani
IA, un programma tutto italiano di larghe vedute – biopianeta.it

E’ di questo avviso Maximo Ibarra, da tre anni CEO di Engineering, una società italiana specializzata nella consulenza informatica in particolare per i settori pubblica amministrazione (centrale, locale, sanità), utility, telco e industria, grazie alla quale l’Italia ha potuto portare a termine l’ampio progetto del Pnrr.

Partito dalla gestione dell’acqua per ridurre le perdite idriche, il lavoro ha visto la creazione anche di acquedotti gemelli in grado di simulare interventi, per arrivare allo scambio di info sanitarie tra le diverse USL, sulla Piattaforma Nazionale di Telemedicina. Un passo davvero importante.

Per fare in modo che la rivoluzione dell’IA coinvolga tutti – spiega – è necessario investire in competenze e formazione, velocizzare e favorire la digitalizzazione delle aziende e della Pubblica Amministrazione”. Un punto di partenza, non certo di arrivo, visto che il programma governativo italiano è di ampie vedute sull’IA.

Dalla soluzione idrica (molto importante per contrastare anche il cambiamento climatico oltre che una risorsa per le città italiane) al controllo dei semafori, passando per il miglioramento del traffico. Avanti così, dunque, nel segno della sostenibilità (se ne parlerà al prossimo G7) al fin quando l’IA verrà in nostro soccorso, come un alleato. E non come chi è nato per dominarci e distruggerci.

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