Inquinamento

Il prossimo inverno potresti dover dire addio alla tua stufa a pellet: la previsione allarmante

Cambia tutto per le stufe a pellet. Ecco perché il prossimo anno potremmo essere costretti a farne a meno. 


Ultimamente gli italiani hanno optato in massa per la stufa a pellet, diventata una presenza sempre più abituale nelle case della Penisola. Una risposta al rincaro dei costi energetici e del riscaldamento. La stufa a pellet è considerata una soluzione di sicura efficacia sotto il profilo del risparmio, ma su altri versanti non mancano gli aspetti critici.

Queste criticità legate all’uso della stufa a pellet potrebbero spingere in un certo senso nell’angolo gli utilizzatori di questo sistema di riscaldamento. Di sicuro il prossimo inverno saranno chiamati a sostenere sfide significative. 

E questo significa una cosa soltanto: sarà essenziale muoversi prontamente per affrontare la situazione nuova che prevedibilmente si verrà a creare per non rischiare di rimanere scoperti. Perché questo inverno potrebbe essere stato l’ultimo per le stufe a pellet. 

Stufe a pellet: perché il prossimo inverno potremmo dover dire loro addio

Di recente infatti il Governo ha alzato l’aliquota dell’IVA sul pellet, aumentata al 22%. Il rincaro ha portato, come logico che fosse, un brusco aumento dei prezzi del pellet che adesso superano i 6 euro per sacco da 5 kg. Una brutta notizia per i consumatori finali che naturalmente solleva interrogativi e dubbi sulla convenienza economica delle stufe a pellet.  

Stufe a pellet perché presto potrebbero sparire
Il punto di domanda sull’inquinamento legato alla produzione del pellet rischia di essere la sua fine – biopianeta.it

Ma non è finita qui. Si fanno avanti sempre più evidenze che riguardano l’impatto del pellet sull’ambiente. Anche se in genere il pellet è reputato un combustibile pulito, meno “pulita” è la sua produzione, altamente inquinante nelle diverse fasi del processo produttivo. Non mancano studi, anche recenti, secondo i quali il pellet arriva a inquinare fino a 3 volte in più rispetto a petrolio e carbone. Facile prevedere che questo porterà in futuro a una regolamentazione più rigida del pellet. 

Il problema dell’inquinamento legato alla produzione e all’uso delle stufe e pellet – se le prove dell’alto impatto ambientale di questo combustibile verranno confermate – potrebbe presto spingere verso l’introduzione di nuove normative che potrebbero anche vietare le stufe a pellet non conformi a certi standard ambientali. Il che significa che gli utilizzatori di queste stufe si vedranno costretti a sostituirle con modelli più ecosostenibili, con il relativo esborso economico per chi già ha investito in questi sistemi per riscaldare casa. Gli sviluppi futuri ci diranno se questo scenario si realizzerà effettivamente.

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