Vivere green

Altro che fragole, così coltivi i finocchi in balcone e non li compri più: vedrai, saranno succosi e genuini

Con alcuni semplici accorgimenti, si può avere una piantagione di finocchi direttamente sul balcone di casa propria.


Perché acquistare finocchi che vanno dai 3 ai 5 euro al kg nei supermercati italiani, quando si può averli a chilometro zero? Non servono metri e metri di terreno per avere dei finocchi croccanti e profumati: basta solo conoscere il periodo di coltivazione, utilizzare il vaso giusto e monitorare le temperature.

Tra febbraio e marzo, in base alla regione in cui ci si trova, si hanno le temperature giuste per la coltura primaverile, dato che, temperature troppo basse, finiranno per intaccare il frutto e arrestarne la crescita. Per le varietà autunnali o invernali, invece, meglio piantare ad agosto.

Anche l’esposizione al sole è fondamentale per garantire una buona riuscita a una piantagione del genere: per questo motivo, anche la posizione del balcone è fondamentale. Nel caso in cui non si disponga di un terrazzo o una veranda particolarmente soleggiata, si può optare per una zona che assicuri almeno mezza giornata di sole alla piantagione.

Scelta del vaso, concimazione e rincalzatura: le cose da sapere per far crescere i finocchi in terrazzo

Prima di avviare una piantagione amatoriale, ci sono alcuni dettagli che non vanno trascurati, soprattutto se si vogliono dei frutti carnosi, profumati e dal sapore unico. I finocchi, infatti, rientrano tra le piante erbacee più diffuse e piantate, in grado di dare un aroma unica a qualsiasi insalata o contorno. Vediamo tutto quello che c’è da sapere.

finocchi in balcone
Piantagione di finocchi in casa: come coltivarli correttamente – biopianeta.it

Abbiamo già parlato del periodo di coltivazione e della scelta del luogo ideale in cui piantare. Ora è il momento di definire il vaso giusto, il terriccio e l’impianto. Il contenitore – secondo pianetadiriserva.it – dovrebbe essere di almeno 1 metro di lunghezza e 40 cm di altezza per ospitare fino a 6 piante. Meglio adagiare sul fondo del vaso uno strato di 3 cm di materiale isolante (argilla espansa o polistirolo) per far defluire l’acqua in eccesso.

Un concime organico, invece, è fondamentale per assicurare una buona crescita del grumolo del finocchio. Per vasi di grosse dimensioni, vanno bene 2-3 kg di letame maturo. Anche lo stallatico in pellet da mischiare al terriccio durante la prima coltivazione, può assicurare una buona concimazione. Tutto ciò va associato a irrigazioni frequenti, in modo da mantenere il terriccio sempre umido.

La rincalzatura è una delle procedure più importanti affinché si abbia uno sviluppo ottimale del finocchio. Questa tecnica, che consiste nel coprire parzialmente il grumolo del finocchio con del terriccio, la si può applicare due volte: dopo qualche decina di giorni dalla messa in coltura, ma anche alcune settimane prima del raccolto.

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