Ambiente

Biancheria intima, ecco per quale motivo è stata “piantata”: la bizzarra causa ambientale

La bizzarra causa ambientale sta facendo discutere: ecco perché sono state piantate tantissime mutande sottoterra.


Non è un mistero che il nostro Pianeta stia attraversando un momento critico. Decenni di produzione e sfruttamento incontrollato delle risorse – che non sono illimitate – si sentono eccome, così come tutte le nefaste conseguenze. In altre parole, serve rivedere e ripensare tutta la nostra vita in un’ottica total green per la salvaguardia non solo della nostra vita, ma dello stesso ambiente.

E i primi timidi passi verso una rivoluzione verde si cominciano a vedere. Un po’ come è accaduto in Svizzera grazie a un bizzarro progetto tramite il quale si è cercato di dimostrare come la Terra cambi al cambiare delle nostre azioni. In altre parole, il modo in cui ci comportiamo e rapportiamo al mondo fanno la differenza. E questo più di quanto non immaginiamo. Ma perché hanno deciso di “piantare” della biancheria intima?

Piantare le mutande per salvare il Pianeta: lo strano caso del progetto svizzero

Qualche mese fa in Svizzera ha preso il via il progetto di citizen science. Si tratta di  una ricerca scientifica aperta a tutti – cittadini e ricercatori – grazie alla quale il dipartimento di Biologia vegetale e microbica dell’Università di Zurigo e dall’istituto di ricerca svizzero Agroscope ha voluto analizzare lo stato di salute del terreno con un’idea certamente inusuale, ma molto efficace.

Perché piantare le mutande può salvare il pianeta
L’istituto di ricerca svizzero Agroscope ha voluto analizzare lo stato di salute del terreno – Biopianeta.it

Il progetto Proof by underpants, cioè “prova dalle mutande”, infatti, ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi del suolo come erosione, infertilità e degrado degli habitat che tra le sue conseguenze dirette annovera anche la perdita di biodiversità nel terreno. Ecco perché i ricercatori hanno pensato bene di far piantare 2.000 paia di mutande di puro cotone a volontari, agricoltori, giardinieri o semplici cittadini così da seppellirle in giardini e campi. In altre parole, le mutande rappresentavano il metro di misura della salute del terreno.

Sono tantissimi infatti i microorganismi nel suolo – come funghi, insetti e vermi – ghiotti di cotone. Motivo per cui più le mutande erano degradate e più segnalavano abbastanza biodiversità nel terreno. Dopo due o tre mesi, la biancheria intima è stata dissotterrata e il grado di danneggiamento ha fatto ben sperare per un futuro migliore e assolutamente più green. Tutte le mutande erano abbastanza decomposte da segnalare uno stato di salute del terreno migliore rispetto al passato. Un passo da gigante quindi per la causa ambientalista e non solo.

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