Ambiente

Scontrini, tu dove li butti? Occhio a non sbagliare, il dettaglio di cui pochi sanno

Sei sicuro di sapere dove vanno buttati gli scontrini? Attenzione a questo dettaglio fondamentale, pochi ne sono al corrente.


A tutti noi sarà capitato almeno una volta di chiedercelo: ma come si differenzia la carta degli scontrini? Ma non soltanto questi: dove gettare i biglietti dei musei? E le etichette che troviamo sui pacchi da spedizione così come quelle adesive delle bilance del supermercato?

Diciamo subito che la risposta più scontata, quella che ci suggerisce di liberarcene gettandoli nel bidone della carta, è anche la più sbagliata.

Anche solo tastando questi prodotti possiamo accorgerci che questo tipo di carta si differenzia da quella normale per il fatto di essere lucida sul lato della stampa. Indice, questa patina lucida, che lo smaltimento di questi prodotti segue percorsi differenti.

Scontrini, ecco come differenziarli correttamente

Intuito e tatto, come spesso capita, non mentono: la carta degli scontrini non può essere riciclata. Dove smaltirla allora? Prima di tutto dobbiamo capire con quale tipo di materiale sono realizzati scontrini, biglietti dei musei, etichette adesive, ecc.

differenziata scontrini
No, il bidone della carta non è il posto adatto per gli scontrini – biopianeta.it

Tutti questi prodotti vengono realizzati con la carta termica, un tipo particolare di materiale così chiamato perché al suo interno sono presenti dei composti che reagiscono al calore. Avvicinando una fonte di calore come un accendino (senza bruciarla) alla carta termica vediamo come funziona: ci accorgeremo subito che uno scontrino vecchio, ad esempio, tende ad annerirsi.

Se invece di un accendino avvicinassimo un timbro riscaldato, il calore impresso sullo scontrino realizzato in carta termica diventerebbe inchiostro. Tutto questo accade in virtù della particolare composizione di questo materiale che alla base ha della normalissima carta. A darle quell’aspetto lucido e quasi simile alla plastica è l’applicazione di alcuni rivestimenti che, insieme all’aggiunta di sostanze coloranti, va a comporre la carta termica.

Diversi strati ricoprono la carta termica: un pre-rivestimento fatto da uno strato di inchiostro termosensibile e poi uno strato di protezione superficiale. Tra tutte le componenti chimiche contenute nello strato di inchiostro ce n’è una controversa: il bisfenolo A (BPA), un composto chimico molto utilizzato nella produzione della plastica ma accusato di essere un interferente endocrino, cioè una sostanza in grado di alterare il nostro sistema ormonale.

Per tutti questi motivi – a cominciare dalle sostanze chimiche aggiunte – la carta termica non può essere riciclata. Ragion per cui gli scontrini devono essere gettati nel bidone dell’indifferenziata. C’è però una carta termica di nuova generazione che è riciclabile. Si riconosce dalla scritta (“riciclabile con carta”) e dal colore diverso, solitamente blu o grigio. 

Emiliano Fumaneri

Veronese di nascita, ho vissuto molti anni in Trentino-Alto Adige (Merano, Trento, Rovereto). Vivere in una regione di confine così ricca di storia e di strazi ha suscitato in me la passione per le lingue straniere e la curiosità per culture e costumi differenti. Da sempre attento alle sorti della nostra casa comune, mi interesso a tutto ciò che riguarda l'ambiente.
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