Cambiamenti climatici: ecco perché l’Iitalia rischia molto di più delle altre nazioni

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Cosa rischia l'Italia per il clima Biopianeta.it

Il cambiamento climatico sta destabilizzando gli attuali equilibri mondiali, e l’Italia è uno dei paesi che potrebbe rischiare di più.

Il famoso climate change è già arrivato e i suoi effetti si stanno notando su tutto il pianeta. Chiaramente, il clima non è cambiato esclusivamente per gli errori commessi dagli esseri umani, poiché nei 4 miliardi di anni di vita della Terra si sono verificati molti cambiamenti climatici. Tuttavia, i terrestri sono riusciti ad anticipare i tempi e ad accelerare il processo del cambiamento climatico, rendendolo anche più violento.

In ogni modo, 252 milioni di anni fa si verificò un evento simile: i vulcani rilasciarono nell’atmosfera enormi quantità di CO2, proprio come fanno oggi gli umani, e il pianeta attraversò una fase di surriscaldamento globale, che portò all’estinzione del 95% delle specie.

Cosa rischia l’Italia a causa di questo cambiamento climatico

Attualmente l’emergenza per il cambiamento climatico è mondiale, ma ci sono dei paesi che rischiano più di altri, come ad esempio l’Italia. Infatti, secondo gli esperti se il clima continuerà a percorrere questa strada, senza essere fermato o rallentato, il territorio italiano potrebbe subire un ulteriore aumento della temperatura media, per la precisione si parla di un aumento che oltrepasserebbe i famosi 1,5-2°C, cioè oltre il limite fissato dagli scienziati internazionali.

Nonostante gli accordi di Parigi del 2015, in cui 190 paesi della Terra promisero di abbassare i gas serra – diminuendo i consumi del petrolio, del carbone e tutto ciò che inquina – il pianeta continua a riempirsi di CO2 ancora oggi. Inoltre, l’anno 2023 è stato caratterizzato, fino ad ora, da molti mesi di siccità e da alluvioni come quelle dell’Emilia Romagna.

A cosa si può andare incontro a causa del cambiamento climatico Biopianeta.it

E non solo: nell’attuale stagione stanno aumentando sempre di più gli incendi, soprattutto in Puglia, in Sicilia, in Calabria e in Sardegna. Naturalmente, non bisogna dimenticare le forti tempeste che recentemente hanno colpito la Lombardia e il Veneto, in modo particolare attraverso una violenta grandinata e un vento fortissimo.

Ad ogni modo, luglio 2023 è stato il mese più caldo degli ultimi 200 anni, cioè da quando gli scienziati hanno gli strumenti per misurare la temperatura. Ciò che spaventa maggiormente è il limite imposto dagli scienziati per non far peggiorare la situazione: gli esperti affermano che non bisogna assolutamente aumentare la temperatura media del pianeta, per la precisione non si devono oltrepassare 1,5-2°C in più.

Purtroppo, nel 2022 la temperatura media terrestre è aumentata di 1,42°C, quindi molto vicina al limite. Ma cosa rischia l’Italia? In modo particolare, la penisola italiana rischia un aumento della temperatura, che a sua volta porterebbe ad estati sempre più calde, a tempeste più violente e ad inverni più freddi. Inoltre, non si sta riscaldando solo l’atmosfera, ma anche i mari italiani stanno diventando sempre più caldi.

Pertanto, tutto questo trasformerà il Mediterraneo in un mare tropicale, aumentando il rischio di temporali e tempeste estremamente violenti. In conclusione, l’Italia diventerà sempre più disomogenea: in alcune zone pioverà pochissimo e giungeranno periodi molto lunghi di siccità, mentre in altre aree vi saranno piogge torrenziali e tempeste molto pericolose.

Fabio Meneghella:
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