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Giornata Internazionale della Montagna: preservare l’ecosistema montano

Si celebra 11 dicembre la ricorrenza che spinge a tutelare questo patrimonio naturale

L’11 dicembre si festeggia la Giornata Internazionale della Montagna. Una ricorrenza atta a celebrare l’importanza di preservare l’ecosistema montano, oggi, minacciato dal cambiamento climatico. Si tratta di un patrimonio naturale dal valore inestimabile sede di grandi biodiversità che merita di essere conservato.

Il panorama montuoso si trova, oggi, fortemente minacciato dal cambiamento climatico che rischia di modificare completamente scenari naturali. Nella Giornata Internazionale della Montagna, che ricorre l’11 dicembre, si vuole porre l’attenzione su questo aspetto fondamentale e stimolare la consapevolezza dell’importanza di azioni che possano tutelare l’ecosistema montano. Pur occupando solo il 25% della superficie terrestre, inoltre, le montagne sono la sede di oltre l’85% della biodiversità presente sulla Terra.

Himalaya, Ama Dablam. Nepal Everest – BioPianeta

Montagna: importante bacino idrico

Mammiferi, anfibi e uccelli devono la loro sopravvivenza alla montagna. Tuttavia, il cambiamento climatico sta mettendo a repentaglio la biodiversità e l’ecosistema stesso. Ma, oltre alla perdita inestimabile di esseri viventi, il deterioramento delle montagne rischia di mettere a repentaglio azioni sociali. Ad esempio, il loro ruolo cruciale nell’approvvigionamento idrico mondiale. Si stima che oltre un miliardo e mezzo di persone dipendano dall’acqua che arriva dalle aree montuose. Tra queste, solo per citarne alcune, India e Cina che dipendono dalla risorsa idrica che arriva dall’Himalaya. In tal senso, dunque, la montagna costituisce un bacino idrico di forte rilevanza.

Secondo una ricerca pubblica su Reviews of Geophysics, il riscaldamento globale sta portando effetti sempre più sconvolgenti rispetto al clima delle montagne. Gli esperti affermano, infatti, che nell’ultimo periodo le montagne si sarebbero riscaldate dal 25 al 50% più velocemente rispetto alla media globale dal 1950 ad oggi. A modificarsi anche il livello delle precipitazioni, che sarebbe diminuito nettamente rispetto al previsto. La combinazione di questi due fattori (montagna più calda e assenza di precipitazioni) ha causato conseguenze dannose su neve e ghiaccio. Infatti, i ghiacciai si sono ridotti in maniera drammatica e questo fenomeno si è registrato, purtroppo, in ogni parte del mondo.

Panorama di un paesaggio di montagna – BioPianeta

i rischi per la biodiversità

Un ulteriore studio, condotto da  Eurac Research e pubblicato su Nature, avrebbe dimostrato che, tra il 1982 e il 2020, il periodo di copertura nevosa nelle aree di montagna di tutto il mondo sarebbe diminuito in media di circa 15 giorni. Nello specifico, le Alpi hanno fatto registrare una riduzione media della neve in un periodo compreso tra i 10 e i 20 giorni. Inoltre, i cambiamenti climatici nelle aree montuose hanno causato diversi problemi anche alla biodiversità. Tanti animali, infatti, si sono trovati costretti a modificare il loro habitat naturale, migrando in altre aree. Questo, osservato da un punto di vista estremo, potrebbe rappresentare la perdita definitiva di molte specie e quindi l’estinzione.

Dunque, in questa Giornata Internazionale della Montagna è importante tenere presente quali azioni concrete si possono mettere in atto per tutelare l’ecosistema dagli effetti dei cambiamenti climatici. Tra queste sicuramente l’attività di rimboschimento, ma anche la creazione di aree che possano essere adibite a centri di accoglienza per la biodiversità. Sostenere le montagne e tutelarle, significa anche sostenere e tutelare tutte le popolazioni che vi abitano e che da esse dipendono. Pertanto è importante attivare una cooperazione che sia sostenibile e che sia globale.