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Giornata Internazionale per la Preservazione dello Strato di Ozono: perché è importante

Si celebra dal 1994 e nasce per tutelare lo "scudo" che protegge la salute umana, la biodiversità e gli ecosistemi

Si celebra il 16 settembre la Giornata Internazionale per la Preservazione dello Strato di Ozono. Nata nel 1994, questa ricorrenza mantiene viva l’importanza di tutelare l’ozono. Quest’ultimo è lo ‘scudo’ di gas che serve a proteggere la salute degli esseri umani, della biodiversità e degli interi ecosistemi.

L’ozono protegge la Terra dai raggi, potenzialmente, dannosi del Sole. Proprio per questo ruolo fondamentale nel 1994 nasce la Giornata Internazionale per la Preservazione dello Strato di Ozono che si celebra il 16 settembre.

La ricorrenza ha origine nel 1987, quando per la prima volta nel corso di una assemblea delle Nazioni Unite si pose il problema relativo all’assottigliamento dello strato di ozono. Tale questione fu poi siglata dal Protocollo di Montréal relativo alle sostanze che principalmente riducono questo ‘scudo’ di gas.

Le cause del buco nell’ozono

La Giornata Internazionale per la Preservazione dello Strato di Ozono, nasce dunque per diffondere l’importanza di questo sottile ‘scudo’ di gas e sulla necessità dunque di tutelarlo. Quello che oggi è noto, infatti, come buco nell’ozono è uno dei rischi più grandi per la salute delle persone, degli animali e degli ecosistemi in generale. L’espressione fu coniata nel 1985 e indica proprio l’assottigliamento delle ‘scudo’ protettivo. L’ozono è un gas serra non nocivo e si forma nell’ozonosfera, a una distanza dalla superficie terrestre compresa tra i 10 e i 40 km. Esso protegge dai raggi ultravioletti del Sole e funge da filtro per la vita sulla Terra.

Il buco nell’ozono, così definito, è una sorta di ‘strappo‘ nell’ozonosfera; una riduzione, ovvero, dello strato di ozono su alcuni ‘punti’ dell’atmosfera terrestre. Questi ‘strappi’, che possono richiudersi o ridursi, possono portare conseguenze importanti, in quanto consentono ai raggi del Sole più dannosi di raggiungere la Terra con più facilità. A provocare i buchi sono diversi fattori, alcuni naturali come la temperatura atmosferica, altri causati dall’uomo. Tra le attività umane che danneggiano l’ozono il rilascio di sostanze inquinanti prodotte in diversi contesti: dalle industrie, fino ai gas che si trovano nelle bombolette spray e negli impianti refrigeranti di frigoriferi e refrigeratori.

Le conseguenze

Quando lo strato che protegge la Terra dai raggi del Sole si assottiglia le radiazioni nocive aumentano provocando conseguenze non trascurabili. Così come possono produrre effetti negativi nell’uomo, i raggi nocivi sono in grado di bloccare la fotosintesi comportando una minore immissione di ossigeno nell’atmosfera. Per ridurre il buco nell’ozono occorrerebbe ridurre, innanzitutto, le emissioni di CO2 nell’atmosfera e sostituirli con gas meno dannosi.

Preservare lo ‘scudo’ della Terra dipende da piccoli gesti di quotidiana responsabilità; partire da un consumo ridotto (meglio se nullo) di spray o detergenti che contengono clorofluorocarburi. Ma anche dedicare più tempo alla manutenzione dei propri elettrodomestici che usano liquidi dannosi. Agire in maniera responsabile e, dunque, sostenibile è il modo più corretto per celebrare la Giornata Internazionale per la Preservazione dello Strato di Ozono. Proteggere l’ambiente è, e resta, il primo e fondamentale passo per salvare ecosistemi, biodiversità e la nostra salute.