Curiosità

Anche il caffè può essere verde: Starbucks a emissioni zero entro il 2030

Leggendo i nostri articoli avrete notato la continua insistenza sul ruolo che alcuni marchi hanno rispetto alla condizione del Pianeta. Spesso infatti facciamo riferimento alle grandi multinazionali come portatrici di un esempio che i clienti finiranno per seguire, e questo, nella maggior parte dei casi, non può che essere volto all’ambientalismo. Se poi un brand, per sua natura, agisce a contatto diretto con la Terra, allora la questione diventa ancora più fondamentale. Starbucks ad esempio è il leader indiscusso delle caffetterie in giro per il mondo, con quasi 29 mila sedi sparse in 78 paesi.

L’azienda americana recentemente si è prefissata un obiettivo piuttosto ambizioso volto proprio alla salvaguardia del Pianeta. Starbucks è infatti intenzionata a raggiungere il tanto ambito traguardo delle “emissioni zero” nel giro di un decennio, o meglio entro il 2030. Tale goal passa da tantissimi piccoli checkpoint che l’azienda con sede a Seattle ha individuato per i prossimi mesi ed anni.

Un esempio da seguire

Il programma di sostenibilità targato Starbucks va avanti ormai dal 2004, ma come detto oggi gli obiettivi aggiornati sono davvero molto ambiziosi. Ciò passa anzitutto dal ripopolamento di foreste situate nelle vicinanze delle piantagioni di caffè. I coltivatori di questa pianta saranno inoltre incentivati (ma diremmo tranquillamente obbligati) a ridurre drasticamente l’utilizzo di fertilizzanti rispetto alla materia prima necessaria alla multinazionale.

Dato che tutto ciò potrebbe non bastare, Starbucks si impegna ufficialmente anche nell’acquisto di compensazioni delle emissioni di carbonio. Tale logica però verrà attuata solo e soltanto nel caso in cui un taglio “materiale” delle emissioni di gas serra non sarà realmente possibile.

Insomma, Starbucks conosce le necessità del Pianeta e non ha la minima voglia di non perseguire l’obiettivo comune di un ambiente più sano. Speriamo davvero che altre multinazionali possano seguire l’esempio dell’azienda leader mondiale delle caffetterie.

 

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