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SICILIA, ECCO IL PARCO EOLICO GALLEGGIANTE PIÙ GRANDE DEL MONDO: CIFRE DA RECORD

Spesso l’Italia è dipinta come una delle terre più arretrate sotto il punto di vista tecnologico. Chi afferma ciò non ha tutti i torti: il nostro infatti è il paese in grado di sfornare un quantitativo di cervelli senza eguali, permettendo loro una fuga verso dei lidi in grado di premiare meglio le potenzialità espresse. Una novità pervenuta negli ultimi giorni però sembra smentire questa diceria. Le acque del nostro paese ospiteranno il parco eolico galleggiante più grande al mondo.

Ciò avverrà nel Canale di Sicilia, grazie all’istallazione di 160 pale eoliche totalmente in grado di rimanere stanziate sulla superficie dell’acqua senza una struttura solida a sorreggere.

Energia da una zattera

Questo immenso parco punta ad essere il più grande del nostro continente, con una produzione che si attesterà attorno ai 2900 megawatt annui. Si tratta di un quantitativo di energia utilizzabile per il sostentamento di quasi tre milioni e mezzo di famiglie. Il progetto del parco eolico galleggiante siculo è ancora alla sua fase iniziale: entro un paio di anni si punta ad avere tutte le autorizzazioni necessarie, entrando presumibilmente in funzione durante il 2025.

Le turbine saranno 160, tutte ancorate al fondale marino e potenzialmente itineranti. Ognuna sarà distanziata dall’altra circa tre chilometri e mezzo, rappresentando un vero e proprio unicum per quanto riguarda le energie rinnovabili italiane. Il progetto è maturato dal Gruppo Toto, già gestore di impianti simili in tutto il mondo. L’investimento complessivo per il parco eolico galleggiante dovrebbe essere pari a 9 miliardi di euro, mentre il fatturato previsto annuo a pieno regime si dovrebbe aggirare attorno al miliardo di euro.

Si punta dunque a ridurre l’inquinamento in moltissime delle sue varianti. Anzitutto parliamo comunque di energia pulita, dopodiché l’assenza di colate di cemento nel mare avrà un impatto importante. In ultima analisi anche una riduzione dell’inquinamento visivo. Se questo progetto verrà ritenuto valido, vedremo sempre meno pale creare energia tramite la forza del vento in zone di campagna.