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L’EDITORIA SI FA ECOLOGICA: NON SOLO DISPOSITIVI ELETTRONICI PER MIGLIORARE L’AMBIENTE

Nonostante l’industria del libro, in quest’epoca invasa dalle tecnologie, sia in profonda crisi, questi oggetti continuano ad essere stampati in grandissime quantità. Probabilmente quello a cui stiamo prendendo parte è un periodo di transizione: le generazioni future – nel caso continuassero – leggeranno anche il quotidiano sul loro smartphone. Già oggi questo è possibile grazie ad alcuni devices in grado di simulare perfettamente la stampa dell’inchiostro su carta. Oggi tuttavia ci troviamo ancora di fronte a un dilemma: i libri cartacei possono essere anche ecologici?

In un contesto storico in cui la salvaguardia del Pianeta è finalmente – seppur troppo tardi – un argomento prioritario, anche un oggetto antico e simbolico come il libro deve essere messo in discussione.

Più libri, meno carta

Dei libri che possono essere considerati ecologici devono rispettare categoricamente alcuni dettami ancora difficilmente riscontrabili nella maggior parte delle stampe odierne. I libri ecologici dovrebbero anzitutto utilizzare carta proveniente da una “deforestazione controllata“. Ciò significherebbe rendere partecipe tutte le case editrici a livello mondiale rispetto ad una produzione sostenibile del loro materiale di consumo primario, cioè la carta.

I libri ecologici potrebbero addirittura risparmiare sul materiale cartaceo stampando con un inchiostro – meglio se vegetale – su fogli più sottili. Ciò però porterebbe ad un cambiamento sostanziale dell’oggetto in questione. Questo avrebbe dunque una maggiore “fragilità” ed un minor senso estetico. Rispetto allo status quo, siamo disposti ad accettare che un oggetto per noi così culturalmente importante cambi la sua forma? La risposta, è chiaro,  deve essere necessariamente positiva.

D’altronde l’occhio e la mente hanno imparato ad adattarsi ad una lettura multimediale su dispositivi elettronici. Pensare che i libri potrebbero essere definibili finalmente ecologici non è poi un compromesso così esagerato. Una riflessione del genere spetta a noi, ultime generazioni in grado di dare un valore più che simbolico a della carta stampata.

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