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I farmaci pericolosi per l’ambiente: inquinano gli oceani

I farmaci sono dannosi per l’ambiente: vengono dispersi nel territorio e di conseguenza nei corsi d’acqua aumentando il livello di inquinamento dei mari, di cui affollano i fondali. I risultati di uno studio allarmante per l’ambiente, che propone come soluzione efficace l’utilizzo razionale dei medicinali

Ad attirare l’attenzione sui danni dei medicinali per l’ambiente arriva lo studio condotto dall’organizzazione, parte dell’Unesco,  IHE Delft Institute for Water Education, ovvero l’organizzazione internazionale per l’educazione dell’acqua. I ricercatori hanno monitorato ben 10 mila chilometri di torrenti in tutto il mondo analizzando la presenza dei farmaci sui fondali.

Quello che è emerso è che delle centinaia di tonnellate di medicinali che restano nelle discariche solo una piccola parte viene filtrata. Un 20 per cento dei medicinali viene assorbito dall’ambiente ma il resto finisce direttamente negli oceani. Per questo, a meno che non diminuisca l’utilizzo di farmaci, è destinato ad aumentare la quantità di rifiuti presente in fiumi, laghi e mari, arrivando al 65 per cento entro il 2050 e di conseguenza aumentando di due terzi rispetto ai limiti stabiliti per legge: un danno di proporzioni enormi per l’ambiente.

Secondo i ricercatori, ci sarebbero quindi due strategie attuabili per migliorare la situazione, ovvero migliorare il trattamento delle acque e migliorare la connessione delle strutture fognarie. Allo stesso tempo però si ritiene che i soli interventi tecnologici non siano sufficienti a diminuire gli attuali livelli di concentrazione dei farmaci nelle acque: per questo bisogna far sì che diminuisca il consumo dei medicinali di cui si dovrebbe fare un utilizzo più razionale. Soltanto questo, insieme alla raccolta differenziata – e a dei miglioramenti tecnologici – potrà salvare l’ambiente.

Photo credit: Pixabay.it

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