No alla plastica negli edifici pubblici, la proposta dell’Ue

No alla plastica negli edifici pubblici, la proposta dell'UeNo alla plastica negli edifici pubblici, la proposta dell'Ue

Garantire l’accesso all’acqua, ma vietare le bottiglie di plastica negli edifici pubblici: è la proposta che arriva dall’Ue dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa

L’Unione Europea torna a discutere sulla possibilità di adottare una politica plastic free nelle sedi istituzionali. E nell’ambito del Consiglio ambientale a Lussemburgo, durante il dibattito sulla revisione della direttiva sulle acque potabili, è stata ribadita la posizione dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa che propone di vietare bottiglie e confezioni di plastica negli edifici pubblici. Che le istituzioni siano il buon esempio, dunque, nella strada per liberarci della plastica usa e getta iniziando proprio dagli edifici pubblici.

Altro punto essenziale dell’intervento è stato quello sul diritto all’acqua potabile e l’accesso di tutti all’acqua, essendo questa un bene comune non soggetta al mercato unico: lavoro di monitoraggio che risiede, secondo il ministro, nei compiti dell’Ue. Il dibattito ha toccato anche temi circa provvedimenti per rendere più sicura l’acqua del rubinetto e i cittadini più consapevoli in modo che possano risparmiare sulle bollette e sulle bottiglie di plastica. Aumentando la qualità dell’acqua del rubinetto infatti si ridurrà l’acquisto di quella in bottiglia e di conseguenza la presenza di plastica da smaltire.

Continua intanto la lotta serrata alla plastica monouso con un bando lanciato a fine maggio dagli stati membri dell’Unione Europea che dovranno fissare obiettivi nazionali per rinunciare progressivamente a cannucce, posate e stoviglie non riciclabili, stabilendo nuove norme che obblighino anche i produttori a coprire i costi di riciclo e smaltimento dei rifiuti, e i cittadini a convertirsi man mano alla plastica riutilizzabile o ad altri materiali alternativi.

Photo credit: Pixabay.it

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Giusy Patera:
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