L’Italia è al secondo posto nel mondo nella classifica delle nazioni più attente all’efficienza energetica. Un risultato davvero notevole quello ottenuto dal nostro Paese certificato dal report International Energy Efficiency Scorecard della ACEEE, l’organizzazione non-profit American Council for an Energy-Efficient Economy,
L’Europa leader nelle politiche di efficienza energetica
Giunta alla sua terza edizione, la classifica della ACEEE assegna a ciascun Paese preso in esame un punteggio da 0 a 25 sulla scorta di 35 indicatori di policy e performance suddivisi in quattro diverse categorie: costruzioni, industria, trasporto e interventi generali nazionali a favore dell’efficienza energetica. Il massimo che un Paese possa raggiungere è dunque 100. Sono state esaminate le 23 nazioni che secondo l’organizzazione americana sono le maggiori consumatrici di energia a livello globale, che dunque assieme pesano per il 75% dei consumi energetici mondiali e per l’80% del Pil. Prima classificata è stata la Germania, che ha raggiunto un totale di 73,5 punti ed è prima assoluta e solitaria in 3 delle 4 categorie, costruzioni, industria e interventi generali nazionali. Subito dopo la Germania si posiziona, appunto, l’Italia, a pari merito con il Giappone, avendo ottenuto un punteggio globale di 68,5, ed essendo al primo posto, sempre ex-aequo con Giappone e a sorpresa con l’India, nelle iniziative per lo sviluppo dell’efficienza energetica nel settore dei trasporti. Al terzo posto della classifica generale, la Francia con 67,5 punti. Ancora non ottimali le performance degli Stati Uniti, che comunque sono risaliti dalla tredicesima all’ottava posizione. Secondo Steven Nadel, direttore esecutivo dell’ACEEE, “gli Stati Uniti non hanno ancora nessun obiettivo vincolante di risparmio energetico, a differenza di Germania, Francia, Giappone e altri Paesi che hanno un piano di risparmio energetico nazionale. Gli Stati Uniti potrebbero approfittare delle opportunità di efficienza esistenti, impegnandosi per la realizzazione di politiche di comunicazione riguardo gli utilizzi dell’energia e rendendo le etichette obbligatorie per gli elettrodomestici”. Nuove nazioni a entrare nel ranking della efficienza energetica, in questa edizione, Indonesia, Olanda, Polonia, Arabia Saudita, Sud Africa, Taiwan, Thailandia e Turchia, alcune delle quali posizionatesi agli ultimi posti, come Thailandia, Sud Africa e Arabia Saudita. Sempre secondo Nadel “l’efficienza energetica è spesso lo strumento meno costoso per venire incontro alla nuova domanda di energia. I governi che incoraggiano gli investimenti in efficienza energetica e incentivano il settore permettono ai cittadini di risparmiare, riducono la dipendenza dall’import di energia e l’inquinamento. Ancora oggi i sistemi di efficientamento energetico rimangono largamente sottoutilizzati nel mondo, nonostante siano stati dimostrati i loro molteplici benefici”.
L’Italia si fa notare per le sue politiche energetiche nei trasporti
Per quanto riguarda l’ottimo risultato dell’Italia, soddisfazione è stata sottolineata da Mauro Mallone, Responsabile Efficienza energetica e risparmio energetico presso il Ministero dello Sviluppo Economico: “La medaglia d’argento che ha vinto l’Italia è un riconoscimento degli sforzi compiuti dal Paese per promuovere l’efficienza energetica e accelerare la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Questo premio è particolarmente apprezzato in quanto proviene da una valutazione indipendente sulla base di un insieme complesso di metriche di politiche e di performance”.
L’efficienza energetica, obiettivo da raggiungere
Secondo il sito di Legambiente “l’efficienza energetica di un sistema – dalle prestazioni di un motore a quelle di un’industria o di un intero Paese – è la capacità del sistema stesso di sfruttare l’energia che gli viene fornita per soddisfarne il fabbisogno. Minori sono i consumi, migliore è l’efficienza. Più in generale, per efficienza energetica si intende la capacità di utilizzare l’energia nel modo migliore possibile. Per quanto riguarda il settore industriale, l’efficienza può essere raggiunta, ad esempio, attraverso interventi di energy saving, recuperando parte dell’energia dispersa durante i processi attraverso fumi di scarico e vapore per riutilizzarla in altri processi termici o cedendola all’esterno per il teleriscaldamento. Nel settore dei trasporti un miglioramento si potrebbe ottenere aumentando l’offerta ferroviaria e di trasporto pubblico su gomma, diminuendo il traffico urbano e quindi il consumo di fonte primaria. I consumi del settore civile sono invece soprattutto dovuti a un alto grado di