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Covid, spunta la proposta per cambiargli nome: ecco perché e cosa significa la modifica

Covid, cambiargli nome è utile: la motivazione è semplice e ben spiegata dagli esperti. Succederà questo tra breve?

I maggiori infettivologi sembrano essere tutti concordi: la battaglia contro il Covid-19 è stata vinta. Il temutissimo virus è nella fase endemica: questo significa che continua a circolare ma che è molto meno virulento di quello della forma che abbiamo conosciuto nel 2020- 2021 e che ha causato milioni di morti nel mondo.

Il primo sostenitore di questo è il Direttore malattie infettive dell’Ospedale policlinico di San Martino di Genova, Matteo Bassetti. Il famoso infettivologo spiega che l’influenza quest’anno avrebbe spazzato via il Covid che ad oggi sarebbe solo un grande problema per gli immunodepressi e gli anziani. L’unica arma secondo questo professionista della salute rimane la vaccinazione.

Il Covid sarebbe rimasto come “un rumore di sottofondo“. Ci sarebbero altre patologie anche più aggressive. E allora che adesso ha mutato la sua potenza virulenta perché non cambiare nome a questa malattia. Anche questo sarebbe un modo per ribadire la vittoria della scienza su questa patologia. Accadrà veramente?

Covid-19, subito un nuovo nome: ecco perché

Il solo nome Covid-19 terrorizza tutti quanti. Questa patologia ha causato milioni di morti in tutto il mondo, e di tutte le età senza senza distinzione di razza o censo. Adesso che la malattia è sconfitta, la Direttrice del laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, Maria Rita Gismondo propone di cambiargli nome.

Maria Rita Gismondo, Direttrice di laboratorio presso l’ospedale Sacco di Milano – Credits ANSA (Biopianeta.it)

A fare chiarezza sui vari rumors circolati in questi giorni arriva il Responsabile dell’Unità di Statistica medica ed epidemiologica della Facoltà di medicina e chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, Massimo Ciccozzi. In una intervista rilasciata recentemente ha spiegato come il Covid rimane intorno a noi ma non è più virulento come in passato.

Esso potrebbe quindi entrare a far parte, come questo inverno, in qualche cocktail di virus respiratori. In rari casi potrebbe per qualche ragione rialzare la testa e quindi potremo avere dei piccoli focolai di Covid ma la patologia non sarà mai forte come quella che abbiamo conosciuto nel 2020-2021.

E allora la domanda sorge spontanea. Perché non accontentare la proposta della virologa Gismondo e dare al Covid-19 un nuovo nome? Questa potrebbe essere la maniera migliore per tranquillizzare la popolazione e assicurare che il Covid-19 è solo un incubo del passato che mai più tornerà.

Per adesso nessuna risposta in merito sembra essere arrivata dalla autorità competenti. Non ci resta dunque che aspettare per sapere quale sarà la decisione finale che verrà presa. Quel che è certo è che il Covid è intorno a noi perché siamo nella fase endemica della malattia. Ma questo virus non sarebbe più così “cattivo” come quello del 2020.