Una nuova invenzione potrebbe risolvere il problema dell’acqua potabile nella stagione estiva, grazie alla bellissima idea dell’acqua solare.
La poca acqua potabile e la siccità sono i problemi più importanti che si verificano in estate, perciò le migliori menti del pianeta stanno cercando di capire come risolvere questa situazione. Ma come arrivava l’acqua potabile in passato? In realtà, secondo gli storici già 10.000 anni fa gli esseri umani incominciarono ad immagazzinare acqua per la sopravvivenza dei villaggi. Tuttavia, come dimostrano le scoperte archeologiche dell’antica Roma, nell’antichità la popolazione aveva dei seri problemi di salute a causa dell’acqua contaminata.
Infatti, nonostante i romani disponessero di acquedotti, di fontane e di acqua che per la prima volta giungeva persino nelle case, gli esperti romani non erano in grado di purificarla. Pertanto, a quel tempo la prima causa di morte era dovuta ai batteri e ai virus che proliferavano nell’acqua.
L’invenzione dell’acqua solare
Si tratta di un’idea innovativa nata da una start up fondata nel 2019, chiamata Agua De Sol. Quest’ultima si trova a Saint-Denis-lès-Bourg in Francia, e recentemente ha creato la tecnologia SunAir Fountain. Per la precisione è un metodo rivoluzionario per produrre acqua potabile dall’ambiente, attraverso l’umidità atmosferica e i raggi solari. Gli esperti affermano che se questa idea fosse realizzata in dimensioni ridotte e per migliaia di abitazioni, potrebbe risolvere il problema della carenza di acqua potabile. Ma come avviene il suo funzionamento? La nuova tecnologia SunAir Fountain è formata da un pannello solare, in grado di produrre circa 2 litri di acqua potabile al giorno.
Ciò significa che un’ipotetica famiglia di 5 persone, che abitualmente consuma circa 20 litri di acqua al giorno, avrebbe bisogno di 10 pannelli solari. Questi ultimi avrebbero un peso di circa 45 kg, e avrebbero un telaio, un letto assorbente, una finestra per creare la condensazione ed infine una ventola fatta ruotare dall’energia solare. Inoltre, questa innovativa tecnologia si suddivide in due parti: la prima opera durante la notte e la seconda durante il giorno. Precisamente, quando arriva la notte la temperatura comincia a calare e l’umidità relativa aumenta, quindi il letto assorbente del dispositivo inizia a catturare il vapore acqueo.
Quando arriva il giorno, invece, i raggi solari che illuminano e riscaldano il letto assorbente, ritrasformano quell’umidità in vapore acqueo, il quale in seguito viene raffreddato e condensato. Tutto questo serve a creare acqua dall’ambiente, o meglio ad acchiapparla dall’aria dell’atmosfera. Gli esperti della start up hanno anche affermato che si tratta di una tecnologia semplice da installare e, soprattutto, non ha bisogno di molta manutenzione. L’unica cosa che bisognerebbe fare spesso è cambiare i filtri dell’acqua e dell’aria. In poche parole, è un metodo per acchiappare l’umidità atmosferica durante la notte, e condensarla alla luce del Sole sfruttando i pannelli solari, con l’obiettivo di far produrre ad ogni famiglia l’acqua di cui ha bisogno.