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Le notti sono sempre più calde dei giorni, gli scienziati spiegano perché

Difficoltà a dormire a causa delle alte temperature e la situazione potrebbe degenerare

Di notte sembra registrarsi sempre più caldo, anche rispetto al giorno. La scienza ha trovato una risposta a questo fenomeno e pare lanciare anche un allarme secondo il quale la situazione potrebbe peggiorare in futuro. Le difficoltà a dormire, dunque, sembrerebbe destinate ad aumentare.

Il caldo degli ultimi mesi sembra non lasciare tregua neanche di notte. Anzi, pare che le serate si facciano ancora più ‘roventi’ e insopportabili, trascinando con sé una consistente difficoltà a dormire. Secondo la scienza, ci sarebbe una spiegazione più che logica a questo fenomeno che sembra destinato a peggiorare.

Come rivela The Conversation, un nuovo studio avrebbe confermato come le temperature notturne siano in repentino aumento, rispetto alle temperature diurne. La causa sembrerebbe risiedere nel cambiamento climatico. Gli scienziati che hanno condotto la ricerca spiegano anche perché questo fenomeno potrebbe essere inarrestabile.

Cosa causa il caldo di notte

Il caldo torrido sta rendendo le notti sempre più insopportabili, impedendo il sonno a tanti. Le ondate di calore starebbero trasformando le serate, registrando temperature che non allentano l’afa e il calore del giorno. Uno studio ha dimostrato che le notti stanno diventando più calde dei giorni. Tenendo conto di piccoli cambiamenti negli strumenti e nei metodi nel corso degli ultimi anni, gli scienziati hanno scoperto l’intensità di questo fenomeno. In sostanza, sembrerebbe che le temperature che si registrano durante la notte aumentino in maniera più veloce e precipitosa, rispetto ai dati sulle temperature diurne.

Secondo i ricercatori che hanno eseguito lo studio, questo accade a causa del cambiamento climatico. Sarebbe quest’ultimo responsabile dell’aumento della temperatura media minima notturna, che avverrebbe, pare, in maniera sproporzionata rispetto alle temperature massime del giorno. Inoltre, il caldo di notte persiste anche dopo che il calore diurno torna nella norma; questo fenomeno si registra soprattutto in città, dove il cemento e l’asfalto assorbono e rilasciano il calore diurno più lentamente durante la notte. Fenomeno che viene definito “effetto isola di calore urbano” e che si verifica in misura minore nelle zone rurali e periferiche.

Il fenomeno si registra in tutte le Regioni italiane, da Nord a Sud, ma anche all’estero. Si tratta di un processo che non sembra arrestarsi. Anzi, considerando l’aumento generale delle temperature il caldo di notte è destinato ad aumentare. Entro la fine del secolo, ma non è da escludere che questo avvenga molto prima, se la combustione di combustibili fossili non diminuisce, le temperature notturne potrebbero non scendere più al di sotto dei 25°C. Combattere la crisi climatica, dunque, resta (ancora una volta) lo strumento più opportuno da mettere in pratica.