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‘Stracci’ il nuovo documentario sulla moda sostenibile

Di Tommaso Santi e Silvia Gambi dall'8 marzo arriva, on demand, un appuntamento nel segno dell'economia circolare

Da martedì 8 marzo arriva on demand Stracci; un documentario dedicato all’impatto dell’industria moda e alla sostenibilità. Di Tommaso Santi e Silvia Gambi questo nuovo progetto si presenta come una sorta di viaggio; attraversa diverse parti del mondo per raccontare un’economia circolare dalle origini antichissime e oggi tornata attuale.

Stracci arriva on demand l’8 marzo sulla piattaforma CG Digital e su Chili; si tratta del documentario diretto da Tommaso Santi, scritto insieme a Silvia Gambi, che parte dall’Italia, precisamente da Prato, e che raggiunge tutto il modo.

Lo scopo primario è quello di raccontare l’impatto ambientale dell’industria della moda; rivelando anche l’esperienza di economia circolare che sembra avere origini antichissime e che oggi è tornata attuale più che mai. Come rivela la nota, Stracci si presenta, dunque, come un “Viaggio nella sostenibilità della moda“.

La ‘storia’ di Stracci

Protagonisti assoluti di Stracci sono, senza dubbio, la moda sostenibile e l’economia circolare. Come spiega la nota che lancia il documentario: “A Prato il riciclo degli abiti di lana e la sua rigenerazione è una esperienza antica e condivisa, ma non è solo storia, è una esperienza che oggi viene guardata con grande interesse da tutti coloro che sono impegnati sul tema del riciclo e che di Prato invidiano la capacità di creare tessuti nuovi di alta qualità utilizzando abiti usati“. Qui emergono inevitabilmente le grandi potenzialità dell’economia circolare che Ellen MacArthur Foundation, illustra bene nel film, essendo una delle rappresentanti maggiori al mondo in merito a questa importante tematica sostenibile.

Photo Credits: Trailer YouTube

Tuttavia come tiene a sottolineare la nota, attraverso questo documentario, se da un lato emerge l’impronta positiva dell’economia circolare, dall’altro ad essere evidenziato è l’impatto dell’industria della moda e la quantità di rifiuti che produce. A tal proposito, attraverso la testimonianza di Liz Ricketts, co-founder di The OR Foundation il film fa tappa in Ghana, ad Accra, dove c’è la discarica più grande dell’Africa; qui si racconta come questo paese si sia trasformato, nel corso della storia, nel punto di arrivo di molti scarti dell’industria tessile. Questo rappresenta: “Un problema ambientale serissimo“; ma che può anche aprire nuovi scenari come il riuso e il riciclo, diventando un’opportunità per tutti.

L’ultima tappa del viaggio attraverso la moda sostenibile

Il viaggio di Stracci termina in Toscana; qui si raccontano le prospettive e i livelli già raggiunti dall’industria del riciclo della lana. “Un passo verso il futuro, che può essere sostenibile solo con l’impegno di tutti: produttori, consumatori, governi“. Stracci è prodotto da Kove con la collaborazione di www.solomodasostenibile.it . Il progetto è stato realizzato nell’ambito del programma Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema.

Il prodotto è realizzato da due protagonisti che sono impegnati attivamente per diffondere la conoscenza e l’importanza della sostenibilità. Tommaso Santi, è regista e sceneggiatore. Con il documentario Restaurare il Cielo ha vinto il Globo d’Oro della Stampa Estera in Italia, ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura al 75° Festival di Venezia con il cortometraggio Krenk; Silvia Gambi, invece, giornalista professionista, autrice della piattaforma di contenuti Solo Moda Sostenibile.

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