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DALL’ITALIA L’IDEA PER RIDURRE L’ACIDITÀ DEI MARI

Non c’è nulla da fare. I cambiamenti climatici ci stanno riconsegnando tutti gli abusi che abbiamo effettuato sul nostro povero pianeta da almeno due secoli a questa parte. Il fatto è che, molto spesso, di fronte alla forza della natura non si può far nulla se non avere rimorsi sul passato.

L’abuso di combustibili fossili, la concezione dell’usa e getta, e tutta una serie di comportamenti sbagliati ci stanno facendo pagare con gli interessi decenni e decenni di menefreghismo. Ad esempio, il ph del mare è diventato drasticamente più acido nel corso degli ultimi anni. La sua acidità sta raggiungendo livelli storici, ma perché ?

CO2 ovunque

Si calcola che circa il 30% del CO2 prodotto e rilasciato nell’atmosfera, finisca nelle acque del nostro mare. Questo processo innesca un’acidificazione istantanea che naturalmente lede la salute di flora e fauna.

Fortunatamente grazie ad alcuni studi, sembra essere stato concepito un sistema per combattere questo processo. Il Politecnico di Milano infatti ha ipotizzato un rilascio di un quantitativo importante di idrossido di calcio in tutto il Mar Mediterraneo. La calce spenta – questo il nome in gergo- aiuterebbe a bilanciare il ph e abbassando dunque il livello di acidità ormai elevatissimo.

In questa maniera si innescherebbe un processo che garantirebbe anche una diminuzione del CO2 all’interno dell’atmosfera. L’acqua infatti, dopo aver “migliorato” il suo livello di acidità, sarebbe nuovamente in grado di assorbire dell’anidride carbonica, favorendo un miglioramento della situazione climatica. Il progetto in avviamento si chiama Desarc-Maresanus, ed è portato avanti dal Politecnico di Milano e dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.

Il progetto è di far versare questo composto chimico dalle navi che solcano le acque del Mar Mediterraneo, unendo la causa ambientalista agli inevitabili spostamenti per interessi economici.

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