Salute e benessere

Abeti caduti in Val di Fiemme: la seconda vita delle foreste

Gli alberi caduti in Val di Fiemme avranno una nuova vita. L’Ansa annuncia la lieta notizia a seguito del disastro ambientale che ha caratterizzato il nord Italia. Lo scorso anno, a causa di una forte tempesta abbattutasi sul luogo, migliaia di abeti sono caduti senza vita. Un danno enorme ai nostri boschi e soprattutto al territorio del Trentino.

Dal legno nascono stradivari

Gli ettari di foreste della Val di Fiemme abbattuti nel 2018 a causa di una forte tempesta di pioggia e vento, rinasceranno sottoforma di violini, violoncelli, contrabbassi e viole. Secondo quanto comunicato dall’agenzia di stampa, a renderlo noto sarebbe stata la Federforeste, la Federazione Italiana delle Comunità Forestali. Il consorzio collaborerà con con Comune di Salò, Provincia Autonoma di Trento (Assessorato all’Agricoltura e Foreste), Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano e, soprattutto con la Scuola Internazionale di Liuteria “Antonio Stradivari” di Cremona . Quest’ultima è l’istituto liutario più prestigioso al mondo e aiuterà la Federforeste nel proprio progetto di rinascita dei boschi.

Il legno di risonanza, icona delle preziose foreste della Val di Fiemme, celebri per il disastro causato dal Ciclone Vaia, sarà l’ingrediente principale dei nuovi strumenti. Ben 2,5 tonnellate di tavole di legno pregiato e armonico saranno sfruttate per realizzare viole, violini e violoncelli.

Il prezioso legname sarà usato dopo una stagionatura lunga tre anni, così da perdere l’umidità in eccesso e  permettere una migliore qualità del suono. In particolare, verrà messo a disposizione il laboratorio di Federforeste, dove sarà riprodotto anche l’Ole Bull, l’iconico violino appartenente a Gasparo da Salò. Il violino riprende il nome dal virtuoso norvegese che lo ha posseduto e si stima essere pronto entro l’estate 2019. La copia fedele sarà protagonista de L’Estate Musicale e verrà suonato durante i concerti; successivamente sarà oggetto di donazione al MuSa, il Museo di Salò.

Nel frattempo, in Veneto è scattato il nuovo allarme della protezione civile per via delle frane e bufere in arrivo.

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