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Dal pollo ai funghi, i cibi che non bisogna consumare crudi

Dalla carne alle patate sino alle insospettabili mandorle: ci sono cibi che non bisogna in alcun caso consumare crudi, e di conseguenza non inserire nella propria alimentazione se si sceglie di seguire una dieta crudista

Dalla passione per il sushi alle persone che decidono di seguire una dieta crudista, seguendo la filosofia per cui la cottura dei cibi implica la distruzione dei principi attivi contenuti in essi oltre a modificarne il sapore, sono molti i cibi che vengono consumati ogni giorno crudi: i crudisti, appunto, costituiscono già l’8 per cento della popolazione italiana. Ci sono però cibi che in nessun caso possono essere consumati crudi, poiché dannosi alla salute: quali sono?

Le patate, crude, contengono la solanina, che provoca da problemi intestinali a paralisi: il processo di cottura ne riduce le quantità e la patata diventa innocua. Stesso motivo per cui nemmeno le melanzane possono essere consumate crude. Per quanto riguarda la carne invece, gli appassionati di carpacci e tartare devono rinunciare alla carne di maiale, che contiene parassiti come la tenia e la trichinosi che vengono uccisi con una qualsiasi modalità di cottura, e la carne di pollo, che da crudo può scatenare addirittura la salmonella: per questo deve essere sempre ben cotto. Molti, infine, consuma i wurstel da crudi, convinti che, essendo precotti, non contengano rischi: bisogna invece cuocerli ulteriormente per evitare la contaminazione da listeria.

Ci sono poi alcuni cibi che non si sospetta possano essere dannosi: le olive ad esempio, che se totalmente crude, sono amare poiché contengono oleuropeina; la farina, che se consumata cruda contiene agenti patogeni come l’escherichia coli che possono contaminarla in fase di lavorazione, e che vengono debellati solo con la cottura. Le mandorle amare contengono acido cianidrico, che è velenoso per l’uomo; mentre i fagioli, da crudi, contengono una tossina dannosa per lo stomaco che si disattiva con l’ammollo e la cottura. Infine i funghi: quelli selvatici contengono sostanze nocive per l’uomo, anche se non sono velenosi. Per questo motivo bisogna consumarli solo ben cotti.

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